A partire da domani, mercoledì 5 novembre, e fino al prossimo 5 dicembre, sarà possibile presentare domanda di aiuto per l’integrazione del canone di affitto del proprio alloggio, già individuato o anche da individuare, da parte dei nuclei familiari monoparentali, ovvero composti, alla data di pubblicazione del bando, da un solo genitore (vedovo/a, separato/a, divorziato/a, celibe/nubile) e da uno o più figli minorenni o, se maggiorenni, disabili, con un’invalidità pari o superiore al 70%.
Il bando è stato illustrato questa mattina, martedì 4 novembre, dall’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede regionale di Piazza Partigiani. “E’ il terzo bando che pubblichiamo, che si aggiunge agli altri già intrapresi dalla Giunta regionale in materia di affitti, (nuclei familiari numerosi e nuclei familiari composti da una sola persona separata o divorziata), ed anche questo va in direzione di un particolare tipo di famiglie in condizioni di particolare debolezza sociale che sono in difficoltà e non riescono a far fronte al pagamento del canone. Esiste infatti una sensibile richiesta di intervento pubblico, ha sottolineato Vinti, per il sostegno all’affitto. Sono sempre più numerose, tra gli oltre quarantamila nuclei che hanno una casa in affitto, le famiglie che, a causa delle proprie condizioni socio-economiche, non solo non possono accedere alla proprietà di un’abitazione, ma non sono nemmeno in grado di sostenere l’onere di un affitto nel mercato privato delle locazioni. E per dare un sostegno a queste difficoltà, ha sottolineato l’assessore, abbiamo previsto ben cinque tipologie di aiuti, che riguardano le famiglie numerose, le monoparentali, quelle con la presenza di anziani, quella che riguarda i separati ed i divorziati ed infine anche un bando per quelle famiglie che hanno subìto una riduzione di reddito, almeno del 50 per cento, nel 2013 rispetto all’anno precedente. Il bando che sarà pubblicato domani, riguarda i nuclei familiari con un reddito ISEE alla data di pubblicazione del bando e con un ISEE 2014 (redditi percepiti nell’anno 2013 e valore del patrimonio mobiliare e immobiliare al 31/12/2013) non superiore a 20.000 euro, famiglie che certamente fanno fatica a tirare avanti in questi periodi di crisi economica”.