La Giunta comunale di Orvieto ha approvato il progetto tecnico redatto dall’arch. Valentina Satolli dell’Ufficio tecnico comunale, relativo al “Restauro e allestimento della Chiesa di San Giacomo da destinare a sede del Centro di informazione e accoglienza turistica del comprensorio orvietano”, prendendo atto contestualmente della rimodulazione degli uffici IAT secondo la L.R. 13/2013 e del documento triennale di indirizzo strategico per il turismo 2014/2016 che delinea una nuova tipologia di ufficio per l’informazione e l’accoglienza turistica con l’obiettivo di perseguire una grande operazione di marketing tesa a rendere più moderna e funzionale la qualità del servizio al fine di uniformare ad un unico modello tutti gli uffici IAT dell’Umbria.
Il progetto, per l’importo complessivo di 200.00,00 euro (di cui il 70% finanziato con fondi regionali del Bando TAC 2 e per il 30% a carico del Comune di Orvieto) si inquadra nell’ambito del documento triennale di indirizzo strategico per il turismo 2014/2016 riferito alla norma suddetta, che traccia un nuovo percorso del “fare” turismo elaborando un nuovo sistema di percorribilità nell’offerta e nella domanda turistica.
Ciò al fine di attuare i parametri dettati da agenda Europa 2020, ovvero: crescita intelligente per sviluppare un’economia della conoscenza e dell’innovazione; crescita sostenibile per promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle riscorse green; crescita inclusiva e più competitiva in campo economico per promuovere economia con un alto tasso di occupazione che favorisce la coesione economica, sociale e territoriale.
La Regione Umbria ha monitorato in tal senso le 12 IAT di area vasta ed ha elaborato una proposta progettuale per ridefinire un modello di operatività innovativo legato alle esigenze dei territori tale da essere rimodulato con tecnologie avanzate. Di qui l’esigenza di ridisegnare una immagine “fisica” e “nuova” degli IAT per delinearvi nuovi modelli di operatività ed accoglienza che troveranno le necessarie risorse economiche nei bandi PUC 2 e Bando TAC 2.
“Il progetto di valorizzazione e riqualificazione della ex Chiesa di san Giacomo per un nuovo modello di accoglienza e informazione turistica è in linea con le strategie europee e regionali – dice il sindaco, Giuseppe Germani con delega al Turismo – ed ha molteplici finalità: elevare lo standard qualitativo di accoglienza; implementare progetti di rinnovamento che riguardano gli arredi e le attrezzature del Bando Tac 2; implementare tecnologie di cui ormai il settore del turismo non può più fare a meno. L’intervento per il quale avanziamo richiesta di finanziamento alla Regione Umbria relativamente ai fondo TAC 2, è inserito nello schema triennale delle Opere Pubbliche approvato dalla Giunta nell’ottobre scorso”.
“Questo progetto consente non solo di mantenere in piazza del Duomo il servizio di accoglienza e informazione turistica – conclude – ma di ristrutturare la chiesa di san Giacomo e renderla disponibile in modo comunque più adeguato sia all’accoglienza turistica che agli eventi che si vorranno realizzare su piazza del Duomo”.
____________________________
Il progetto di restauro e allestimento della Chiesa di San Giacomo – edificio di proprietà del Comune di Orvieto, antecedente alla costruzione della Cattedrale, che oggi si presenta in forme neoclassiche dovute al rifacimento del 1835 attribuito al Valadier – parte dall’esigenza di ampliare la visibilità e la qualità del servizio del centro di informazione e accoglienza turistica dell’orvietano, situato fin dagli anni Sessanta al piano terreno del Palazzo dell’Opera del Duomo in piazza del Duomo. Per fare ciò, l’Amministrazione Comunale intende trasferire nell’ex Chiesa di San Giacomo il servizio di accoglienza turistica mantenendolo nella sua “storica” posizione strategica, tappa obbligata per tutti i turisti.
Nel progetto dell’Arch. Valentina Satolli, l’architettura dello spazio interno lineare ed elegante è versatile per un allestimento in grado di soddisfare le esigenze di un servizio moderno e di qualità.
Lo spazio interno di circa 160 mq. fungerà da divisione fra front office e back office, quest’ultimo suddiviso in altezza con la realizzazione di un soppalco per avere due distinte superficie. Per una parte di uffici verranno utilizzati gli arredi esistenti, mobili artigianali in legno di buona qualità.
Lo spazio di accoglienza prevede la reception e il totem multimediale, due zone di sosta/attesa con sedute e gli espositori a parete.
Particolare attenzione sarà prestata all’illuminazione sia dello spazio nel suo complesso attraverso una struttura sospesa con faretti pluridirezionali che dei singoli elementi per evidenziare i contenuti e i messaggi che si intendono dare.
Gli interventi principali riguardano: gli impianti (elettrico, riscaldamento e idrico sanitario); la realizzazione del soppalco nel back office; il risanamento da umidità di risalita mediante una intercapedine e massetto di sottofondo; le riprese di intonaco e tinteggiatura; il restauro degli infissi lignei.