Il presidio di Acquapendente viene classificato come Ospedale di zona disagiata dotato di Pronto soccorso, 30 posti di degenza per acuti in un unico reparto medico/chirurgico e 10 posti di Day Surgery multispecialistico.
Il 4 novembre è stato pubblicato il decreto n. U00368 del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti sulla “Riorganizzazione della rete ospedaliera a salvaguardia degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio”.
“La Regione Lazio ha rispettato gli impegni presi – dichiara il sindaco Alberto Bambini – ed un altro importantissimo atto ufficiale va nella direzione auspicata da anni di battaglie e richieste motivate sia alla Regione che alla ASL. Ora bisogna concentrarsi sull’Atto Aziendale, che è il documento di organizzazione della nostra Azienda Sanitaria, e fare in modo che sia in linea con gli atti del Ministero della Salute e della Regione Lazio e che i servizi previsti vengano trasferiti dalla carta alla realtà. Ci sarà bisogno di risorse umane e finanziarie per dare applicazione a ciò che è previsto nel decreto del Presidente Zingaretti, e per fare questo dovremo continuare a batterci tutti insieme”.
“Il dato indiscutibile – continua il sindaco – è che dopo decenni di tagli, fino alla cancellazione dell’ospedale e di tantissimi servizi, si è invertita la rotta. Il presidio di Acquapendente torna ad essere un Ospedale per acuti dopo oltre tre anni, e c’è un’attenzione particolare al ruolo degli ospedali di Provincia. Vorrei ringraziare tutti quelli che in questi anni hanno contribuito a questo importantissimo risultato, e sono sicuramente molti: il Consiglio comunale tutto, le forze politiche, il Comitato Pro Ospedale, le associazioni, i cittadini e le amministrazioni comunali limitrofe. Tutti sono stati importanti, chi ha dato consigli e sostegno e chi ha criticato facendo in modo di non abbassare mai la guardia e soprattutto di non arrendersi di fronte ad un destino che sembrava deciso sia dai decreti che dalle scelte dell’Azienda. Un ringraziamento particolare alla Regione Lazio e al presidente Zingaretti, che ha rivisto le sue scelte (non era assolutamente scontato). Continuiamo insieme quest’altra parte di cammino sapendo che non sarà una passeggiata”. (fonte ufficio stampa del Comune di Acquapendente).