Riceviamo da Gianni Pietro Mencarelli, responsabile locale di Cittadinanzattiva, e pubblichiamo.
Può capitare anche a voi in quanto piccoli risparmiatori di essere contattati dalla vostra banca che vi proporrà di investire i vostri risparmi in obbligazioni con forte tasso di interesse, qualcuno potrebbe arrivare ad offrire un ottimo rendimento, anche ed oltre il 6% , e allora viene spontaneo domandarsi:ma “dove sta la fregatura?”. In realtà si tratta di un’operazione di “marketing operativo”; ti avvicina una impiegata/o di tua conoscenza, offrendoti l’occasione per guadagnare un po’ di soldini,senza però raccontarti esattamente tutta la storia, sebbene le informazioni complete siano obbligatorie e debbano contenere anche le clausole sui possibili rischi, di solito finisce che: dopo un periodo che normalmente non supera l’anno solare, si interrompe il prosieguo dei guadagni facili e le banche, non tutte per fortuna, trasformano le obbligazioni in azioni a totale insaputa del cliente.
Tali investimenti diventano dunque un rischio, in quanto le azioni, spesso non quotate, potrebbero rimanere “invendibili sul mercato” e quindi non dare la certezza della restituzione del capitale investito.
Si suggerisce onde evitare i rischi di non firmare nulla se non dopo aver sentito un proprio consulente in merito, di chiedere comunque tutte le informazioni precontrattuali comprendenti il documento di sintesi che per legge deve essere fornito, ma soprattutto, affidarsi al buon senso che eviterà di dover ricorrere a contenziosi per riavere nella propria disponibilità il denaro fonte di risparmio e di sacrifici, che rappresenta ancora una sicurezza rispetto ad ogni imprevisto. In alternativa investire aiutando direttamente le imprese.