Riceviamo dal M5S Orvieto e pubblichiamo.
Lo sviluppo dei territori come il nostro è intimamente legato ai fondi europei, alle politiche di sviluppo ed alle relazioni istituzionali tra gli enti locali, che dovrebbero essere vicini alle esigenze di cittadini, imprese e no profit, e gli enti sovranazionali, visto che ormai in Italia sembriamo destinati a recepire e subire le scelte di luoghi lontani. Noi però non siamo dei sabotatori e non vogliamo mettere sabbia negli ingranaggi europei, ma non vogliamo neanche essere degli esecutori delle decisioni dell’Unione. Piuttosto entreremo dentro la macchina per vedere quali opportunità possiamo cogliere direttamente, visto che regioni e governo nazionale hanno il poco invidiabile record d’incapacità progettuale e di spesa dei fondi europei.
Non saremo semplici spettatori, anzi andiamo già con un primo programma d’iniziative da proporre e sviluppare, focalizzate per quanto possibile su ambiente, sviluppo ed innovazione: in particolare sull’assetto idrogeologico del territorio, sulle crisi industriali e sulle iniziative di lavoro e formazione a distanza. E qualunque soluzione od opportunità riusciremo a portare a casa la metteremo a disposizione della politica locale, qualunque sia il suo colore. Di tenere i progetti nel cassetto od i finanziamenti ostaggio di propaganda elettorale a noi non frega nulla, il nostro faro è rispondere alle esigenze dei cittadini al meglio delle nostre
forze.
Unica nota stonata di quest’iniziativa il fatto che, al Comune di Orvieto, la maggioranza abbia scelto di bocciare la proposta Sacripanti dell’ufficio Europa ed abbia respinto la proposta M5S del Centro del Made in Italy che avremmo illustrato volentieri al portavoce Dario Tamburrano od agli stakeholder presenti al Cluster Conference. Sarebbero stati utili punti di partenza, ma siamo certi che si potrà rapidamente rimediare a questo brutto scivolone.