Riceviamo da Danilo Buconi, promotore del Movimento Partecipazione Democratica, e pubblichiamo.
Il dibattito in corso sul tema della legge elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale umbro che si terrà nella prossima primavera, per quanto sterile data la vicinanza temporale della presentazione delle liste, non potrà che approdare ad una normativa che sia altamente rappresentativa dei territori provinciali, fermo restando la necessità di tutelare la minor ampiezza demografica della Provincia di Terni.
PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA propone quindi che dei 20 Consiglieri regionali che si andranno ad eleggere, tre – compreso il candidato Presidente siano espressione comune per l’intero territorio regionale (uno in rappresentanza di Perugia e l’altro di Terni) e che i restanti Consiglieri, nell’ambito dei territori di ciascuna provincia, siano scelti con sistema di elezione per collegi uninominali, facendo scattare l’elezione dei candidati riportanti la migliore percentuale di collegio.
Per quanto concerne, invece, l’elezione del Presidente e l’assegnazione del premio di maggioranza (non maggiore del 60 per cento), qualora al primo turno nessun candidato alla carica di Presidente avesse raggiunto il 50 per cento dei consensi validi, si procederà ad un secondo turno di ballottaggio che dovrà portare ad assegnare 12 Consiglieri regionali alla maggioranza e 8 Consiglieri alla o alle minoranze.