Il 9 ottobre scorso l’Amministrazione comunale ha approvato una deliberazione di Giunta che si fa carico di perseguire tutte le azioni necessarie per attivare il progetto denominato “Alta Velocità delle Terre Etrusche di Confine” (Etruscan Rapid Transit). Il progetto è promosso dalle amministrazioni dell’Orvietano e della Bassa Toscana, d’intesa con il Comitato pendolari “Roma Firenze”.
“Il progetto- si legge nella deliberazione- propone di sfruttare al massimo le potenzialità delle infrastrutture ferroviarie esistenti (linea direttissima e linea lenta) con riferimento al bacino d’utenza individuato lungo l’asse Perugia-Terontola-Orvieto e Terontola-Firenze. L’obiettivo principale è quello di collegare Perugia e Siena alle due gradi città, Roma e Firenze, rendendo attrattivo un territorio sempre più marginalizzato, invertendo il fenomeno di abbandono dei piccoli centri in favore delle città. Tale proposta oltre che risolvere i problemi di migliaia di pendolari contribuirebbe al rilancio della promozione economica e turistica della città di Orvieto, consentendo alla città di Orvieto di diventare la porta di accesso alla direttissima verso la Capitale, facendo risparmiare circa 20 minuti sul collegamento con Roma”.
Il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani e la sua Giunta stanno seguendo attivamente l’iniziativa e c’è molta fiducia di un esito positivo.
Sarebbe ovviamente un passo innanzi utile sia per la qualità della vita dei pendolari dell’Orvietano che per il turismo, che da un miglioramento del collegamento, ancora più facile nel finesettimana, quando sono minori gli utenti pendolari, potrebbe trarre un beneficio significativo.
Un migliore collegamento valorizzerebbe il patrimonio urbanistico del territorio e, nel turismo, potrebbe incentivare la costruzione di offerte mirate da proporre sia a turisti di Roma e Firenze sia alle milioni di persone che abitano in quei bacini urbani, utenti “naturali” delle nostre zone.
Basti pensare a “Treno popolare”, il film del 1933 che racconta storie di romani che venivano ad Orvieto con il treno per una scampagnata, e ammodernare le motivazioni di questo rapporto. Anziché offrire soltanto l’occasione per una gita fuori porta all’aria aperta, si potrebbero offrire vino ed enogastronomia, la stagione del Mancinelli, i nostri eventi “classici”, altri inventarli specificatamente sapendo che c’è un target di riferimento anche facilmente raggiungibile, se ci fosse una strategia di marketing messa in atto con continuità da operatori turistici e istituzioni.
Se nessuno dovesse raccogliere la sfida che comporta l’apertura di un nuovo “mercato”, male che va avremo un migliaio di pendolari che allevieranno il sacrificio quotidiano. E non è poco per la vita sociale della comunità.