Può sembrare un gioco di parole; invece è la cruda, triste, sconcertante verità. Sferracavallo, quartiere ai piedi del centro, per come appare e viene tenuto, non sembra appartenere più di tanto alla nostra città ed ogni giorno che passa assomiglia sempre di più ad una di quelle periferie suburbane che sentiamo nominare spesso nei telegiornali. Chiariamo subito un concetto: non è mia intenzione piagnucolare e puntare il dito contro le istituzioni cittadine; troppo facile e scontato dire “è colpa del Comune”. Il Comune, ficchiamocelo bene nella testa, siamo noi cittadini prima di tutto! E che piaccia o no, abbiamo il dovere di contribuire a vigilare sui problemi esternando cosa va e cosa non va, con l’obbiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti. Il colore politico non c’entra; vivere meglio non ha e non avrà mai un colore di riferimento. Tornando a Sferracavallo quindi, vanno segnalate e rese pubbliche alcune spiacevoli situazioni. Noto con amarezza che qui, giorno dopo giorno, nascono e si alimentano cose che nessuno ha piacere di vedere. Ne cito alcune:
1) Strade dove è difficile muoversi a piedi, piene di buche che sono vere e proprie trappole per i pedoni, specie per gli anziani.
2) Verde pubblico abbandonato a se stesso, con erba alta e rifiuti di ogni genere.
3) Contenitori per la differenziata usati da ” ignoti” anche provenienti da altre zone, perennemente stracolmi. E quando i secchi non bastano più tutto viene lasciato in terra con menefreghismo di chi lo fa. Una volta ho provato con educazione a chiedere ad un signore non residente di non lasciare i sacchetti; mi ha riso in faccia, ha continuato a riempire i secchi e se ne è andato….
4) Posteggi auto pubblici (quindi a disposizione di tutti in teoria…) trasformati in “piazzole private per la sosta di camper”, occupati perennemente da mezzi lasciati lì tutto l’anno come in un rimessaggio (con il vantaggio per chi li sfrutta che la piazzola al rimessaggio si paga, mentre lì è gratis !!!), che tolgono visibilità a chi entra e esce dal vicino supermercato, compresi i bambini che circolano in bicicletta…
4) Zone di nuova costruzione ancora incomplete, dove la natura si sta ” riappropriando”, di ciò che era suo. Tra un po’ vedremo girovagare leoni e scimmie fra erba alta e rami secchi…
5) Di notte alcune zone si prestano, visto che non ci sono luci, al “girovagare” di auto o persone le cui intenzioni non sono note. Ma si suppone non siano delle migliori…
6) Roulotte abbandonate sul ciglio del fosso (a proposito…ma quella non è area del Consorzio Bonifica? Perché se così fosse…credo sia un abuso di chi l’ha piazzata lì..) che fanno tanto…”arredo stile campo nomadi”.
Queste sono alcune delle cose che si notano a Sferracavallo e che andrebbero prese seriamente in considerazione. Signor Sindaco, ci dia una mano. Lei che è originario proprio di qui, credo sarebbe il primo ad essere felice di vedere un quartiere bello, ordinato e fruibile da tutti! Ed a proposito di quartiere, mi viene in mente una proposta piccola, ma importante: sostituiamo i cartelli dove sta scritto SFERRACAVALLO (frazione di Orvieto) con dei nuovi con su scritto ORVIETO (quartiere di Sferracavallo). Forse riusciremmo finalmente ad abolire quella fastidiosissima frase ” vado su a Orvieto”! Ogni volta che la sento mi viene da rispondere: ” Guarda che sei già a Orvieto! Questo è un quartiere, mica un’altra città!”.
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