Riceviamo dal PD di Ficulle e pubblichiamo.
La realizzazione di un Centro Diurno Pubblico per Alzheimer è stata un’idea del Comune di Ficulle e della Direzione Generale dell’AUSL, sostenuta dai Comuni dell’Alto Orvietano, approvata dall’Assemblea dei Sindaci dell’Orvietano ed autorizzata dalla Regione Umbria.
Due sono state le strutture previste: una ad Orvieto ed una per l’Alto Orvietano a Ficulle, per dare una risposta alle problematiche dell’intero Comprensorio, in particolare a quelle relative alla carenza di strutture intermedie di assistenza.
Il Comune di Ficulle concordemente con l’Azienda Sanitaria ed il contributo di CREDIUMBRIA, ha sistemato i locali di uno degli edifici di sua proprietà per consentirne l’utilizzo per il Centro.
L’AUSL 2 ha inserito la gestione del Centro nel Bando di gara per i servizi di tutta l’Azienda, che già sono stati assegnati.
Ormai tutto è pronto per far partire il Centro. Stiamo parlando di una struttura pubblica che darebbe assistenza in maniera periodica a più di 12 ospiti ed alle loro famiglie ed occupazione a diverse persone.
Il 10 maggio 2014 a Ficulle si è tenuto un convegno sull’Alzheimer in cui l’AUSL ha confermato pubblicamente i suoi impegni, stessa cosa hanno fatto le Istituzioni Locali, ivi compresa CREDIUMBRIA nella persona del suo presidente e le Associazioni dei familiari hanno dichiarato il sostegno e la condivisione dell’iniziativa.
Ad oggi il Comune di Ficulle, nonostante le sollecitazioni, non ha ancora chiarito qual è la sua intenzione e quali sono i motivi per cui il Centro non è stato ancora attivato.
Soprattutto in un momento di grandi difficoltà come quello che stiamo attraversando nessuno può permettersi di non dare risposte adeguate ai bisogni della gente, dei malati e delle loro famiglie e di farlo nel più breve tempo possibile.
La Malattia di Alzheimer e le altre forme di Demenza rappresentano oggi, per il mondo occidentale, un problema molto grave che sta mettendo in grave difficoltà i sistemi di welfare perché la malattia è in netta espansione, visto l’invecchiamento della popolazione, e le risorse per poterla fronteggiare sono enormemente esigue. Va per altro considerato che la malattia, attualmente, è curabile ma non è guaribile e dall’esordio ha un decorso mediamente di circa dieci anni. Oltre alla gravità degli aspetti clinici e delle sofferenze patite dal pazienti va considerato il grande impegno sociale e relazionale che ricade sulla famiglia e sulle comunità di vita. Abitualmente nella nostra cultura l’assistenza nel proprio domicilio di un paziente demente coinvolge fortemente almeno un familiare, figlia o nuora più di frequente, con un impatto psico-relazionale molto pesante. Infatti nel trattamento dei pazienti dementi risulta strategico sviluppare una particolare attenzione nel sostegno della famiglia. Il Diurno rappresenta una risposta estremamente importante per quei pazienti che sono entrati nella seconda fase della malattia, in cui alcune funzioni cognitive, come memoria, orientamento, manualità sono ancora parzialmente conservate ed attivabili. Il senso del Diurno, oltre a garantire respiro alle famiglie almeno durante l’arco della giornata, dalle 9.00 alle 17.00 presumibilmente, è quello di agire sulle funzioni cognitive residue del pazienti per mantenerle attive e rallentare il decadimento. E’ noto che alcuni interventi riabilitativi attuabili nel Diurno, quali i Laboratori di stimolazione cognitiva o la Musico-Terapia, risultano molto efficaci potendo reggere il confronto nei riguardi dei farmaci attualmente utilizzabili.
Nel nostro territorio, con una stima approssimativa, si può pensare che ci sono circa 200 pazienti affetti dalle diverse forme di demenza che potrebbero beneficiare, per il grado di compromissione clinica raggiunto dalla malattia, delle attività di un Diurno ma attualmente nell’Orvietano si sta attivando un solo Diurno, nel comune di Orvieto, con un massimo di dieci posti disponibili.
L’attivazione del Diurno di Ficulle rappresenterebbe per tanti un importante passo in avanti
Se ci sono volontà diverse, la trasparenza vuole che almeno i cittadini ne siano informati in modo chiaro e palese.