di Gabriele Anselmi capogruppo “Prima di Tutto Castel Giorgio”
Un altro mese di agosto senza la Fontana è passato, ma nonostante questa palese “promessa non mantenuta” le Tasse che devono pagare i Castelgiorgesi continuano a salire. Come salgono i disservizi e il degrado del paese. Un paese dove si allargano le finestre e si ristringono le finanze dei cittadini, dove cadono le recinzioni e le staccionate, dove contenitori inutilizzati per la raccolta di rifiuti speciali rimangono al loro posto, dove i segnali delle indicazioni stradali cadono a terra, dove si costruiscono decine di dossi in strade poco frequentate e in altre non si ascoltano le richieste dei cittadini. Un luogo dove aumentano la tasse senza che i castelgiorgesi vedano migliorare lo stato del Paese.
Ed è così che appena il mese di settembre ha sancito la ripresa amministrativa è arrivato l’ennesimo SALASSO. Nell’ultimo Consiglio comunale di venerdì 5 settembre l’amministrazione Garbini ha portato in votazione il regolamento e le aliquote della Tasi, ovvero la Tassa sui Servizi Indivisibili che di fatto sostituisce la vecchia Imu.
Come era stato per la Tares, la tassa sui rifiuti, con un aumento di circa 150mila euro, anche stavolta all’appuntamento con la Tasi il sindaco e la sua maggioranza non hanno voluto deludere le aspettative dei castelgiorgesi portando al massimo le aliquote della tassa, riuscendo ad avere un aumento di circa 30mila euro rispetto alla vecchia Imu.
In un anno il Comune di Castel Giorgio ha chiesto ai cittadini quasi 200mila euro in più di tasse. E pensare che il motto di questa amministrazione era “non metteremo più le mani in tasca ai cittadini”. Ma anche questa come la fontana, che doveva essere ristrutturata ad agosto dello scorso anno, è una promessa non mantenuta. La domanda, però, sorge spontanea: che fine ha fatto il “tesoretto” ottenuto dall’amministrazione con i soldi dell’aumento della tassa sui rifiuti? Che fine ha fatto l’avanzo di amministrazione di 90mila euro se oggi serve ancora aumentare le tasse?
L’amministrazione, anche stavolta, ha scelto di aumentare al massimo le aliquote Tasi sulla prima casa fino al 2,5 per mille. Nonostante la legge preveda di applicare delle riduzioni o esenzioni, soprattutto per le abitazioni con unico occupante, l’amministrazione non ha previsto nessuna formula di agevolazione per i cittadini di Castel Giorgio. Specie per le persone sole.
A questo modo di amministrare, fatto di aumenti spropositati, ci siamo nettamente opposti in Consiglio comunale e ci opporremo sempre. I margini per agevolare i cittadini c’erano ma non sono stati presi in considerazione. Allo stesso modo questa amministrazione continua a rifiutare il confronto e la condivisione con i gruppi di minoranza e i cittadini sia disdegnando l’istituzione delle commissioni consiliari, sia evitando ogni forma di partecipazione della collettività su temi delicati come la tassazione. Senza scrupoli si mettono le mani nelle tasche dei cittadini che devono continuare a pagare.