E’ stata la sua prontezza di riflessi ad evitare che una tranquilla passeggiata in mezzo alla natura si tramutasse in tragedia. Lui è un cacciatore di Monterubiaglio, Giancarlo Luciani. Mercoledì pomeriggio è stato involontariamente protagonista di una vicenda che avrebbe potuto costargli la vita. Insieme ai suoi cani stava perlustrando la zona di caccia in aperta campagna nella frazione di Monterubiaglio, nel Comune di Castel Viscardo.
Precisamente la località tra Pozzangone e Borgarello. Ad un certo punto, mosso dalla necessità di togliersi un sasso da dentro gli stivali di gomma, si è appoggiato su un muretto alto circa sessanta centimetri da terra e coperto maldestramente da sterpaglie e rami caduti. Non si era però reso conto che quello contro cui si era appoggiato era il bordo di un pozzo profondo circa sette metri e largo un metro. Nel momento in cui ci si è sentito mancare l’appoggio dietro di sé, ha avuto la prontezza di far leva sul braccio e buttarsi in avanti evitando di ricadere all’indietro con il corpo.
«Improvvisamente ho sentito il vuoto alle mie spalle – racconta Giancarlo – e poi il rumore delle pietre che cadevano. Solo dopo qualche istante, ho realizzato che dietro di me c’era un pozzo profondo diversi metri dal momento che i sassi hanno impiegato qualche secondo prima di toccare il fondo».
Una volta riuscito a mettersi in salvo e con il cuore che gli batteva ancora in gola, Giancarlo ha subito chiamato i soccorsi diramando l’avviso ai carabinieri e alla forestale che sono subito accorsi sul posto. Nell’impatto col muretto il cacciatore ha riportato delle contusioni al braccio che è stato poi ingessato una volta portato al pronto soccorso dai sanitari del 118.
«Ho tutta l’intenzione di sporgere denuncia contro i proprietari del terreno – spiega Giancarlo – perché non è concepibile che un pozzo di queste dimensioni non sia minimamente segnalato o accuratamente circoscritto. A maggior ragione che si trova in una strada comunque accessibile a tutti, senza cartelli di divieto né altro, sarebbe potuto succedere a chiunque e la vicenda non può essere sottaciuta». L’intento di Giancarlo, infatti, è quello di invitare non solo altri cacciatori come lui ma anche gente comune, magari appassionata di camminate in campagna o cercatori di funghi, a prestare attenzione a dove si mettono i piedi perché, purtroppo, non sempre pozzi, buche, o altri tipi di pericoli vengono opportunatamente segnalati. (Sara Simonetti)