di Dante Freddi
Dopo la presentazione ieri pomeriggio da parte dell’assessore Gnagnarini delle decisioni assunte dalla Giunta sulla tassazione Imu, Tasi, Tari (IUC), dobbiamo segnalare ai lettori chi riporta frottole e inventa numeri.
Lo avevamo promesso qualche giorno fa: “Non conosciamo i numeri del bilancio che sarà presentato, ma quando sapremo che “Gli immobili destinati a fini produttivi” non pagheranno la Tasi e quindi rimarranno in tasca ai nostri imprenditori centinaia di migliaia di euro, oppure, come sostiene Forza Italia, pagheranno di più e quindi ci saranno “maggiori tasse anche e soprattutto per le imprese”, confezioneremo un banner per svergognare il bugiardo, a dimostrare che la falsità non paga e che noi e i lettori ci ricordiamo di chi ci prende per i fondelli”.
A sostenere Tardani è intervenuto successivamente anche l’ex assessore Pizzo che, tra l’altro, ha avuto perfino il coraggio di stigmatizzare, a tre mesi dall’elezione della nuova Amministrazione e dopo cinque anni del suo governo “la totale negligenza di questa Amministrazione sugli obiettivi della raccolta differenziata (che sono pessimi) unico vero argomento per ridurre il costo del servizio e quindi le tasse agli Orvietani”. Sulla buonafede di una tale affermazione è inutile qualsiasi considerazione, basta il buonsenso. Ci vuole davvero coraggio, tanto, tanto.
Ecco in successione come stanno le cose e quante fandonie abbiamo pubblicato, noi e altri giornali, utilizzati come bacheche per barzellette oscene. E le cose stanno così come scriviamo perché sono atti pubblici e non opinioni. Se le scelte della Giunta Germani i siano giuste o meno è nel diritto di ciascuno valutarlo, ancor più per chi si impegna in politica.
Raccontare fandonie e numeri falsi proditoriamente, come fossero un’altra verità no, questo no, non lo facciamo passare né a Tardani né a Pizzo né ad altri, compreso Gnagnarini, che pure dimostra da anni di essere una persona seria. Molto più decente il comportamento di Luciani e Olimpieri, che i comunicati non ce li inviano neppure, perché non gradiscono note nel merito: pubblicare e zitti.
Seguono, in corsivo, le dichiarazioni di Tardani e di Pizzo nei loro interventi e sotto queste, in neretto, le scelte dell’Amministrazione presentate il 2 settembre dall’assessore Gnagnarini e che saranno approvate dal Consiglio comunale dell’8 settembre. Sono, in pratica e in teoria, i numeri veri delle tasse che pagheranno gli orvietani. C’è anche un documento in PDF con le diverse affermazioni a confronto.
Potrà esserci qualche modifica, ma non cambierà la sostanza. Ovviamente, se il Consiglio comunale non le approvasse, riteniamo scontato che Gnagnarini darà le dimissioni.
Ma comunque avremo contribuito a far conoscere la “Verità” e a togliere di mezzo le false informazioni, addirittura inventate prima che l’assessore producesse le sue proposte: bugie profetiche, le peggiori.
Leggere tutto richiede tempo e magari più di una visita. Tranquilli, terremo questo pezzo in evidenza per un bel po’ di tempo.
Questo il comunicato di Tardani per Forza Italia. Titolo:“Grazie per gli auguri sindaco e assessore!”
Quest’anno i consueti auguri di Ferragosto sono stati inviati ai cittadini orvietani anche dall’Assessore al Bilancio oltre che dal Sindaco.Gli auguri contenevano:
Comunicato Tardani 1.
Aumento delle tariffe dei parcheggi e dell’imposta di soggiorno, imputandone la causa alla relazione della Corte dei Conti sul bilancio pluriennale, che, come noto ha salvato la città;
Dichiarazioni ufficiale di Gnagnarini 1.
Non vi è stato alcun aumento dei parcheggi che abbia riguardato i cittadini residenti di Orvieto o dei comuni limitrofi. Non vi è stato alcun aumento della tassa di soggiorno e le tariffe oggi in vigore sono quelle deliberate lo scorso febbraio dalla stessa signora Tardani assessore della Giunta Concina.
Comunicato Tardani 2.
TASI. Riguardo la TASI l’Assessore, nel suo ennesimo editoriale, annuncia pomposamente una riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sulle famiglie. Come? Ovviamente facendo pagare di più a tutti! Per introdurre le agevolazioni promesse ad alcuni, l’Amministrazione porterà la TASI per TUTTI al 3,30%, con UN AUMENTO del 30% sopra l’aliquota massima prevista! Questo significherà maggiori tasse anche e soprattutto per le imprese, che vedranno il tributo IMU + TASI passare dal 10,6% (deliberato dalla precedente amministrazione) all’ 11,4% (+7%). Altro che riduzione! E non solo. Dalla manovra anticipata dall’Assessore Gnagnarini anche gli affittuari rischiano di pagare la TASI, così come il pensionato con la pensione minima che pagherà più di una famiglia di 4 persone con redditi lordi sopra i 100.000 euro!
Tutt’altro discorso per gli aumenti delle tariffe dei parcheggi e dell’imposta di soggiorno. Il Ministero dell’ Interno ha assegnato nei giorni scorsi al Comune di Orvieto, grazie alla politica di rigore sui conti tenuta dall’Amministrazione Concina, un contributo straordinario (chiamato Fondo TASI) di 840.000 euro, per compensare gli effetti distorsivi del passaggio da IMU a TASI. Ci saremmo aspettati che la destinazione di tale atteso contributo fosse stata indirizzata per:
•Evitare l’aumento dei parcheggi
•Rimodulare le tariffe per le mense scolastiche
•Rimodulare l’imposta di soggiorno
•Evitare l’aumento della TASI
Niente di tutto ciò!
Dichiarazione ufficiale di Gnagnarini 2.
La TASI non è stata applicata ai fabbricati diversi dalla prima abitazione. Pertanto le imprese non subiranno alcun aumento e dovranno corrispondere la sola IMU all’aliquota del 10,60%. Ciò comporta per tutte le categorie di contribuenti assoggettati alla solo IMU un risparmio fino a 478.000 euro rispetto allo scenario paventato dalla signora Tardani.
Proprio la scelta operata dall’ Amministrazione Germani di non applicare la TASI ai fabbricati diversi dalla prima abitazione ha salvaguardato tutti gli inquilini delle civili abitazioni nonché tutti gli affittuari di negozi, opifici, capannoni, ecc.. dall’obbligo di corrispondere una quota dal 10% al 30% della tassa.
In altre parole inquilini e affittuari a Orvieto non pagheranno nulla.
Circa il contributo dello Stato di 840.000 euro da ridistribuire in Bilancio secondo la signora Tardani con sconti e cadeau a gogò , la realtà dei conti del Comune di Orvieto comporta che l’intera somma è servita a ripianare il buco finanziario creatosi nel Piano Pluriennale di Risanamento immediatamente dopo la sua approvazione nel febbraio scorso.
Si tratta dei seguenti oneri aggiuntivi di gestione:
- Taglio (Renzi) ai trasferimenti 2014 pari ad euro 186.000
- Restituzione all’erario delle somme indebitamente trattenute dal Comune di Orvieto sull’incasso ICI del 2012 pari ad euro 201.000
- Minor accertamento rispetto alla cifra prevista sul Piano di Riequilibrio relativa al Fondo di Solidarietà Comunale trasferito dallo Stato pari ad euro 460.000.
Per un totale da ripianare di 847.000 euro. Pari pari.
Comunicato Tardani . 3
La Giunta Germani non ha considerato queste destinazioni prioritarie, probabilmente pensando che fosse più importante spendere l’agognato contributo del fondo TASI per il Palio dell’Oca, Umbria Folk Festival, affitti, rimborso presenze agli Assessori e al Sindaco e altre ‘priorità’. Rendere conto ai cittadini e alle imprese orvietane di tutto questo è un affare secondario per Germani e i suoi cari. Grazie per gli auguri Sindaco e Assessore!
Considerazione di orvietosi.it. Qui siamo nell’ordine delle opinioni e Tardani/FI possono dire ciò che vogliono. Ne renderanno conto ai loro elettori, quelli per cui scrivono.
Questo il comunicato di Pier Giorgio Pizzo. Titolo: “Gli orvietani stanno già pagando più tasse”
In attesa di conoscere la ricetta che suggellerà, solo, in circa due mesi, l’aumento vertiginoso della pressione fiscale rispetto alla precedente amministrazione, l’assessore Gnagnarini, insieme al suo fidato giornalista “mentore”, annunciano prima una riduzione della pressione fiscale sulle imprese, poi correggono il tiro comunicando che le imprese soggette a IMU non pagheranno la TASI (e proprio su questo argomento svergogneranno chi non la pensa come loro), infine si spingono oltre, dichiarando che le imprese avranno, anche, una sensibile riduzione del tributo sui rifiuti oggi TARI. Tutto FALSO (così scriveva una volta Gnagnarini)
La pressione fiscale aumenta per:
La nuova tassa IUC che è la risultante di 3 tasse TASI, TARI e IMU e non riduce la pressione fiscale:
– TASI la pagano tutti gli immobili con una aliquota sulla rendita catastale, l’aliquota base è 1, l’aliquota massima è il 2,50 e può salire finoal 3,30 se l’Amministrazione intende applicare delle agevolazioni ad alcuni contribuenti. Andiamo ai numeri: un appartamento destinato a prim casa a Ciconia di una famiglia media di 4 persone nel 2012 ha pagato l’IMU per euro 239,00, nel 2013 ha pagato l’IMU per euro 59,00 oggi grazie alla millantata riduzione della pressione fiscale della Giunta Germani pagherà euro 323,00 (salvo beneficiare delle promesse agevolazioni) –PRESSIONE FISCALE +30% circa. Sono soggetti a TASI anche le seconde case e gli opifici industriali ma, poiché per legge la somma tra TASI e IMU non può superare il 10,6, se l’Amministrazione fisserà l’IMU al 10,6 per differenza, ovviamente, la TASI da pagare sarà ZERO, Ma preciso che questo non significa far pagare meno tasse. Sia che si chiami TASI o IMU, la pressione fiscale, su questi immobili, rimane al 10,6 come l’anno precedente; anzi, addirittura, se il Consiglio Comunale applicherà la maggiorazione TASI dello 0,8 anche sugli immobili soggetti a IMU la pressione fiscale aumenterà di circa l’8%.
– TARI è la vecchia TARSU. Tassa sui rifiuti. Da molti anni la normativa prevedeva l’abbandono del regime TARSU ma la precedente amministrazione non lo ha mai voluto fare in quanto la normativa TARI richiede dei correttivi necessari. Correttivi che in base a quanto dichiarato dall’Assessore Gnagnarini non saranno applicati, pertanto se è vero che alcuni opifici industriali pagheranno meno tassa (come ad esempio le Banche) altri pagheranno di più (come ad esempio bar, ristoranti, alberghi con ristorante, famiglie numerose) e alcuni “moltissimo di più” (ad esempio i fruttivendoli). Anche sulla TARI non ci può essere riduzione fiscale in quanto da anni, per legge, è previsto che il servizio di smaltimento rifiuti deve essere coperto per intero dalle tasse dei cittadini, pertanto se c’è chi paga meno, sicuramente c’è chi paga di più. Evidenzio sull’argomento rifiuti la totale negligenza di questa Amministrazione sugli obiettivi della raccolta differenziata (che sono pessimi) unico vero argomento per ridurre il costo del servizio e quindi le tasse agli Orvietani.
L’aumento al raddoppio della tassa di soggiorno
L’aumento del 50% delle tariffe dei parcheggi.
L’aumento del costo del servizio di refezione scolastica.
Pertanto la somma di queste voci ha un solo risultato AUMENTO GENERALIZZATO DELLA PRESSIONE FISCALE per il 2014.
Nel 2013 avevamo un piano pluriennale da costruire; oggi c’è la possibilità di correggerlo grazie al fatto che il Comune di Orvieto ha ricevuto dallo Stato un contributo straordinario di 840.000 euro destinato a ridurre la pressione fiscale, ma da quanto scrive l’Assessore, questa somma, non andrà a finanziare la riduzione di TASI, IMU, TARI, SERVIZI SCOLASTICI e IMPOSTA DI SOGGIORNO o il rilancio del TURISMO e del COMMERCIO come voleva la vecchia amministrazione.
Questi soldi serviranno solo a finanziare: il PALIO DELL’OCA, il CONSORZIO CRESCENDO, i RIMBORSI PER GLI STIPENDI E LE ASSENZE DEGLI ASSESSORI, le ASSUNZIONI DI NUOVI DIRIGENTI e il FOLK FESTIVAL. Se questo è l’intento, l’ Amministrazione Germani troverà una dura opposizione e una forte “denuncia” alla Città.
Dichiarazione ufficiale di Gnagnarini
Il carico fiscale della IUC (IMU-TASI-TARI) iscritto in Bilancio 2014 è inferiore di 584.500 euro rispetto a quello omologo di IMU e TARSU del 2013.
Lo stesso esempio fornito da cui risulterebbe un aggravio di spesa rispetto al precedente regime IMU per una famiglia tipo composta di 4 persone si presta, invece , a dimostrare il contrario .
Infatti con le detrazioni previste nel nuovo Regolamento TASI si ha il seguente calcolo:
Imposta calcolata 323 euro – 90 euro su rendita catastale – 60 euro per due figli a carico = 173 euro ovvero il 40% in meno dei 239 euro pagati da quella famiglia con la vecchia IMU.
Proprio per non applicare la maggiorazione TASI dello 0,8% l’amministrazione comunale ha scelto di esonerare dalla TASI questa categoria di contribuenti.
L’applicazione della TARI che sostituisce la TARSU fa risparmiare alla platea dei contribuenti orvietani la somma di 400.000 euro. Ciò deriva sia dalla ridefinizione del PEF dei rifiuti sia dalle minori addizionale previste dalla TARI. Pertanto si ha la copertura sempre del 100% del servizio il cui costo però, semplicemente, è stato ridotto rispetto al passato.
Le tariffe in vigore della tassa di soggiorno sono quelle stabilite da Pizzo assessore nella Giunta Concina e contenute nel Piano Pluriennale di Riequilibrio.
Le tariffe dei parcheggi restano invariate per i cittadini residenti.
L’aumento del costo del servizio di refezione scolastica è una misura assunta dall’assessore Pizzo e contenuta nel Piano Pluriennale.
Sugli 840.000 euro di contributo dallo stato valgono le considerazioni già svolte in merito alle dichiarazione della signora Tardani.
Qui, in formato PDF e formattato a “Botta e risposta” il testo pubblicato sopra, per una più facile lettura: Botta e risposta