di Mario Tiberi
Invitato ad esserci, ieri notte ho presenziato in Piazza Simoncelli al secondo concerto celebrato in onore di “Santa Perduta” e dedicato ad omaggiare il noto cantautore Claudio Baglioni.
Tutto molto leggiadro ed ameno: le luci soffuse, i fiori ai balconi e alla finestre, vita che sprizzava da ogni poro e, poi, Urano “il cielo stellato”.
Mentre ascoltavo, con orecchio e cuore rapito, i brani musicali suonati e cantati magistralmente mi guardavo comunque attorno e, ad un tratto, la mia attenzione è caduta su una “allegra brigata” di graziose fanciulle le quali, ritmicamente, accompagnavano gli orchestrali cantando e ballando i motivi in quel momento arpeggiati.
Dai loro volti, dai loro occhi, dalle loro movenze si percepiva nitidamente che stavano vivendo attimi di intensa gioia, di fervida emozione, di palpitante eccitazione psichica e corporea ma, ciò che più mi ha impressionato, va ricercato nella circostanza che da tutte esse traspariva chiaro e lampante che si volevano, e si vogliono, profondamente bene l’un l’altra.
Scrivo per ringraziare di vero cuore, poiché le loro emozioni sono state anche le mie, Claudia, Margot, Elisabetta, Laura, Elena, Alessia o come si chiamano realmente.