Nel documento che segue, redatto dall’ufficio stampa del Comune di Orvieto, l’assessore Gnagnarini ha presentato le iniziative che l’Amministrazione intende attuare nel periodo 2014-16 per rilanciare il comparto turistico e che, ovviamente, coinvolgono tutta la città.
Finalmente un metodo, un progetto generale, scelte da discutere, condividere o no, ma inserite in una logica e non soltanto azioni spot nate dalla spinta di associazioni, sindacati di categoria o privati, come avevamo visto negli ultimi anni. Consigliamo i lettori di leggere tutto il documento, perché le scelte amministrative riguardano direttamente sia gli abitanti sia gli imprenditori di Orvieto e dell’Orvietano, a cui Gnagnarini chiede fiducia.
L’Amministrazione chiede sì fiducia, si dice pronta a ascoltare le necessità di tutti ma è anche decisa a operare.
L’assessore al bilancio ha concluso la sua relazione agli operatori turistici convocati con una affermazione che offre il tono della tenacia con cui Germani e i suoi vogliono affrontare l’impegno assunto con i cittadini: “La fiducia si guadagna attraverso la condivisione degli obbiettivi e sui risultati concreti ottenuti. Sicuramente ce la dobbiamo ancora guadagnare, crediamo però che la sfiducia preconcetta non abbia bisogno di alcun confronto né di verificare alcun risultato. Se mai dovessimo subirla, possiamo solo farcene una ragione senza lasciare che essa impedisca o rallenti l’azione riformatrice che abbiamo intrapreso”.(D.F.)
Segue la relazione dell’incontro.
Si è svolto ieri pomeriggio presso la sala consiliare l’incontro indetto sulle varie tematiche che attengono sul turismo promosso dall’Amministrazione comunale e rivolto a tutte le associazioni rappresentative del comparto. Vi hanno preso parte, per il Comune, il sindaco con delega al Turismo, Giuseppe Germani, l’assessore al Bilancio Massimo Gnagnarini e l’assessore allo Sviluppo economico e marketing territoriale Vincenzina Anna Maria Martino.
Si è trattato del primo di una serie di incontri tecnici che l’Amministrazione comunale intende effettuare nel prossimo periodo al fine di pervenire a soluzioni condivise e partecipate sulla riorganizzazione delle componenti pubbliche della cosiddetta “filiera turistica”.
“La Città di Orvieto, con poco più di 20 mila residenti viene visitata e vissuta ogni anno da centinaia di migliaia di persone per cui si posiziona tra le prime 40 città d’arte d’Italia – ha detto l’assessore Massimo Gnagnarini – se questo è l’oro di Orvieto comporta anche spese straordinarie per la gestione, la manutenzione e gli ammortamenti di parcheggi, servizi igienici, impianti di mobilità, verde pubblico, aree attrezzate, illuminazione, toponomastica, spazzatura delle strade, vigilanza, punti di informazione, gestione dei beni culturali, eventi e manifestazioni e, non di meno, i costi mai affrontati finora per più efficaci azioni di promozione turistica e di marketing territoriale.
L’attuale sistema di accoglienza turistica presenta modalità di organizzazione e gestione fortemente antieconomiche, almeno nelle sue componenti pubbliche, producendo oneri elevatissimi che si riflettono ormai in modo insostenibile sui costi generali dei cosiddetti servizi comunali indivisibili a carico della collettività. Questi oneri sono finora gravati, seppur indirettamente, in parte sulle tasche delle famiglie e delle aziende, con un peso destinato a salire per effetto dell’introduzione della nuova imposta TASI. Questi oneri in parte hanno concorso nel tempo alla formazione del deficit strutturale di bilancio del Comune di Orvieto, che ha progressivamente spinto l’Ente sulla soglia del dissesto finanziario.
A causa dell’esaurimento delle risorse, il sistema dell’accoglienza turistica è oggi superato e malfunzionante, tendente al collasso, con gravissime conseguenze sull’economia della città ed esiti letali per decine di attività produttive.
Allo stato attuale dei conti e della legislazione vigente, è impossibile reperire le risorse necessarie a scongiurare questo rischio attraverso l’impiego dei fondi erariali trasferiti dallo Stato oppure ricorrere alla leva della fiscalità locale, che è già attestata su aliquote pari al massimo consentito dalla legge. Pertanto, per recuperare una condizione di sostenibilità finanziaria e di sviluppo del nostro sistema turistico cittadino occorre un profondo ripensamento sia della gestione dei servizi e dei beni culturali, nonché di un’attenta rimodulazione delle tariffe, così che sia garantito, nel contempo, il duplice obbiettivo del principio di economicità a salvaguardia degli equilibri finanziari del Comune e quello della conquista di maggiori quote di mercato, nella consapevolezza che la leva prezzo è solo una delle componenti della competizione, forse neanche la più importante, essendo invece strategico mantenere la città pulita, ordinata e funzionante oltre a investire significativamente risorse finanziarie per la sua promozione”.
“L’Amministrazione comunale – ha soggiunto – è consapevole della complessità e delle difficoltà che questi cambiamenti comportano, specie se effettuati nel pieno di una crisi economica che sembra non dover mai finire, e anche dei rischi che si assume in ragione della sua responsabilità pubblica e di quelli che, di riflesso, investono coloro che, in questo contesto, devono gestire e tirare avanti le proprie aziende. Tuttavia, proprio l’accettazione del rischio e una fiduciosa predisposizione al cambiamento sono i fattori cruciali, ineludibili e non più rinviabili per una azione di salvaguardia della città di Orvieto, almeno per come la conosciamo tutti noi che ci viviamo e ci lavoriamo e per come essa è conosciuta in tante altre parti del mondo.
Non pretendiamo di insegnare il mestiere a nessuno, ma abbiamo il compito di disegnare uno scenario possibile sulla base delle informazioni disponibili, senza che ciò significhi legarsi indissolubilmente le mani con scelte irreversibili. Siamo anche consapevoli che l’altro elemento necessario per il bene comune e per il successo di una organizzazione, e la città è anch’essa un’organizzazione con i suoi amministratori, le sue aziende e suoi cittadini, è la componente fiducia. La fiducia si guadagna attraverso la condivisione degli obbiettivi e sui risultati concreti ottenuti. Sicuramente ce la dobbiamo ancora guadagnare, crediamo però che la sfiducia preconcetta non abbia bisogno di alcun confronto né di verificare alcun risultato. Se mai dovessimo subirla, possiamo solo farcene una ragione senza lasciare che essa impedisca o rallenti l’azione riformatrice che abbiamo intrapreso”.
L’assessore ha poi illustrato gli interventi che l’Amministrazione comunale intende realizzare in un arco temporale di 24 mesi e le cui ricadute finanziarie saranno rappresentate nel documento di proposta di bilancio di previsione pluriennale 2014/2106 del Comune di Orvieto:
• I servizi
BUS TURISTICI. Fino alla data del 31 luglio 2014 erano in vigore tre tariffe distinte: 45 euro per il parcheggio in Piazza della Pace, 35 euro per il parcheggio a Piazza d’Armi per i bus con guida turistica, 10 euro per il parcheggio in Piazza d’Armi per i bus provvisti di voucher di una struttura ricettiva e/o ristorativa nel centro storico.
Tale regime tariffario è stato sostituito dalla tariffa unica di euro 45 in vigore dal 1 agosto e ciò in attesa della presentazione del nuovo “Piano Integrato dell’Accessibilità Turistica”. Nelle more del quale, l’Amministrazione comunale ha scelto di conservare la facilitazione per i bus di sostare in Piazza d’Armi se in possesso del voucher, oltre al mantenimento della più bassa tariffa per le prenotazioni già acquisite.
Una più puntuale regolamentazione troverà soluzione nel citato Piano dove saranno distinte la tariffa di pass da quella di sosta, con le differenziazioni per orari e dimensione dei mezzi.
Nella predisposizione del Piano saranno rispettati i principi di massimo contenimento del traffico pesante sulla Rupe e la massima sinergia di utilizzazione dei sistemi di mobilità alternativa di Orvieto.
Al riguardo, al fine di disporre di una significativa fonte di raffronto tra i comuni italiani su ZTL, Ticket Bus e Piani sosta e sulla gestione dell’accessibilità turistica nelle città d’arte, l’Amministrazione comunale si è avvalsa dello studio (disponibile sul sito web di ISFORT) condotto in collaborazione con Anav, i cui risultati sono stati presentati il 12 dicembre scorso a Roma durante il convegno IBE alla presenza dei principali rappresentanti industriali e istituzionali del settore.
Lo studio offre un’analisi delle misure adottate dalle città d’arte italiane al fine della gestione sostenibile degli ingressi turistici, e indica alcune proposte di intervento utili a razionalizzare le regole e i sistemi di accoglienza in uso, rendendoli più efficaci e maggiormente in linea con quanto accade anche in altre realtà europee, oltre che il più possibile coerenti con gli obiettivi di sviluppo di uno dei settori fondamentali dell’economia urbana: il “turismo culturale”.
Relativamente ai bus turistici il raffronto dei dati tra le città d’arte in cui è attivo il servizio di pass
e sosta dei pulman turistici evidenzia che il pagamento di ticket per ingresso e sosta dei bus (pass a pagamento) riguarda almeno 42 città turistiche e d’arte. Per i bus di dimensioni standard e di ultima generazione, il ticket può arrivare a € 250 (a Venezia, Roma, Firenze), mentre si attesta nella fascia di costo compresa tra € 60 e € 150 in centri di medie dimensioni della Toscana, Umbria, Veneto e in realtà del sud come Taormina, Amalfi, Pompei, Monreale.
PARCHEGGI COPERTI
Come è noto l’Amministrazione comunale ha recentemente aggiornato le tariffe dei due parcheggi pluripiano coperti che garantiscono la disponibilità di circa 1.200 posti auto equamente suddivisi nelle due strutture di Via Roma e Campo della Fiera.
E’ stato scelto di adottare il sistema della tariffazione differenziata lasciando a 1 euro l’ora quella riservata ai residenti del Comune di Orvieto e dei comuni limitrofi, ed innalzando del 50% la tariffa per i non residenti ovvero, principalmente, i turisti che raggiungono in auto la città.
Tale adeguamento tariffario, confrontato con le tariffe praticate in altre città d’arte e principali competitor della nostra città non toglie a Orvieto il suo primato di città d’arte con i parcheggi meno cari.
Infatti, tutti i comuni con il quale è stato fatto il confronto presentano tariffe anche sensibilmente maggiori a quelle di Orvieto e in nessun altro caso la sosta per i residenti gode di una più bassa tariffa come è stato previsto per Orvieto (Orvieto: tariffa oraria media 1,41 / tariffa residenti 1; Assisi: 1,71 / 1,73; Perugia: 1,88 / 1,88; San Gimignano: 1,98 / 1,98; Siena 1,92 / 1,92; Volterra: 1,51 / 1,51)
Sul piano dell’efficientazione delle strutture, a fronte di un buon utilizzo della struttura di Campo della Fier,a si registra una bassa affluenza nella struttura di Via Roma. Criticità che è destinata ad essere rapidamente e completamente superata con la realizzazione dei tre progetti già avviati di: pedonalizzazione di Piazza del Popolo, affidamento in gestione del Palazzo dei Congressi e nuova sede del CSO presso il palazzo dell’ex Tribunale.
PORTA DI ORVIETO
Piazza della Pace con i parcheggi per auto e bus turistici, l’area sosta per camper e caravan, gli impianti di mobilità che collegano il sovrastante Piazzale della Stazione dove è situato l’accesso alla Funicolare è il principale terminal di arrivo dei flussi turistici.
Sono allo studio progetti di razionalizzazione e ampliamento delle superfici dedicate ai servizi di accoglienza turistica. L’intero sito sarà oggetto di importanti investimenti e profonde trasformazioni sia per la parte strutturale che per quella gestionale.
FUNICOLARE
Di proprietà comunale, la Funicolare di Orvieto è stata finora gestita da una società esterna con la quale, in ragione del contratto ormai scaduto, sono in corso con ex Umbria Mobilità le valutazioni sugli gli aspetti tecnici ed economici per una nuova gestione in cui il Comune torni ad essere soggetto attivo.
CORSE DEI BUS
Da lunedì 4 agosto, le corse in partenza dalla stazione ferroviaria alle ore 21:00 – 22:50 e 23:20 raggiungono Piazza Duomo transitando per Piazza Cahen e via Postierla anziché per Via Roma e Piazza XXIX Marzo. Di ritorno da Piazza Duomo le corse raggiungono la stazione ferroviaria per poi proseguire come linea 8 in direzione casello autostradale A1. In pochi giorni è stato ripristinato un importante itinerario finora trascurato: quello che nella fascia serale collega Piazza Cahen e Piazza del Duomo a servizio dei turisti che soggiornano negli alberghi ubicati nei quartieri a valle della Rupe.
Si tratta di accorgimenti che l’Amministrazione comunale ha preso sulla scorta delle prime e più pressanti indicazioni fermo restando che è allo studio il progetto di revisione complessiva del sistema di trasporto locale.
BAGNI PUBBLICI
L’Amministrazione comunale prevede di dotare la città di un numero adeguato di servizi a pagamento.
• I Beni Culturali
POZZO DI SAN PATRIZIO
Si prevede la valorizzazione del sito comprendente il Pozzo e l’intera area archeologica circostante attraverso la sua perimetrazione a Parco e la gestione diretta della biglietteria che troverà callocazione nei locali dell’ex punto di informazioni turistiche di Piazza Cahen a ridosso della stazione della Funicolare.
Adiacente al Parco e all’interno dello stesso troveranno posto i servizi di ristoro, bagni pubblici e postazioni di merchansaiding.
CARTA UNICA
Disdetta e riformulazione della convenzione in osservanza del principio della sostenibilità del sistema turistico cittadino e della considerazione dei costi generali sostenuti dai diversi soggetti Comune, enti religiosi e privati che concorrono all’offerta.
• Le Imposte
TASSA DI SOGGIORNO
E’ stata una scelta della passata amministrazione quella di inserire la Tassa di Soggiorno come elemento principale di nuove entrate a fondamento del Piano Pluriennale di Riequilibrio adottato lo scorso 25 febbraio e recentemente approvato dalla Corte dei Conti.
“Il contesto in cui la tassa è stata introdotta per ripianare il deficit di bilancio del Comune – ha evidenziato l’assessore Gnagnarini – secondo l’attuale Amministrazione, è apparso fuorviante rispetto ai principi stessi che la giustificano. Se è vero che il suo gettito va a ristorare le spese sostenute dal Comune per tutti i servizi di accoglienza turistica, tali servizi tuttavia sono usati da una massa molto superiore alla frazione che scende nelle strutture ricettive. Se si fosse affrontata la questione del fabbisogno finanziario attraverso una più ampia ed equa manovra di ripartizione su più e diversi cespiti di entrata su tutte le fonti della filiera turistica, allora si sarebbe potuto mitigarne l’impatto e stabilire una più graduale applicazione e quantificazione delle tariffe che sarebbero dovute entrare in vigore già dal 15 aprile scorso”.
“Come è noto – ha aggiunto – la passata amministrazione, anche sulla scia delle proteste degli operatori alberghieri, pensò, proprio alla vigilia della fine del mandato e alla vigilia delle elezioni comunali, di prorogare le tariffe agevolate precedentemente in vigore a valere fino al 30 giugno. L’attuale Amministrazione sin dal suo insediamento si è impegnata a mantenere tale agevolazione prorogandola fino a tutt’oggi e, nel contempo, si è anche attivata per individuare altre diverse risorse necessarie per coprire non solo il minor gettito generato dalle proroghe attuali ma anche di quello conseguente la proroga stabilita dalla passata amministrazione che a tale proposito nulla aveva previsto o fatto.
Trovate dunque le coperture finanziarie a salvaguardia degli equilibri generali del Piano è subentrato un altro ostacolo da superare ai fini del mantenimento delle agevolazioni per tutto l’anno in corso, com’è intenzione dell’Amministrazione comunale. Si tratta dell’interpretazione, che saremo in grado di rintracciare nel testo della delibera della Corte dei Conti di cui siamo in attesa e relativa all’approvazione del Piano Pluriennale di Riequilibrio, circa l’obbligo da noi comunque soddisfatto di mantenere inalterati gli equilibri finanziari del Piano ma, eventualmente, anche di quello della intangibilità del Piano stesso sottoposto alle verifiche semestrale, ovvero sulla non modificabilità delle previsioni relative a singoli cespiti iscritti per la parte entrate. Nel caso dovessimo prendere atto di tale ulteriore obbligo sarebbe automatico il ripristino immediato delle tariffe nella misura massima fissata e utilizzata come base di calcolo del gettito preventivato sul Piano di Riequilibrio adottato lo scorso mese di febbraio.
“L’esigenza di mitigare anche nel futuro la TdS rispetto alle altre forme di prelievo diretto sui flussi turistici – ha concluso – è la direzione che l’Amministrazione intende seguire poiché questa imposta grava solo su alcune categorie di visitatori; cioè i turisti pernottanti, e non su altre, come ad esempio gli escursionisti giornalieri, che non alloggiano ma che hanno un impatto decisivo e forse maggiore rispetto all’uso dei servizi. Il fenomeno non costituisce una novità per Orvieto che offre la possibilità di essere visitata partendo da Firenze, Roma o altre basi di partenza limitrofe. Per effetto di ciò, gli escursionisti finiscono per utilizzare i servizi in una località diversa da quella in cui hanno pernottato (e dove potrebbero aver pagato l’imposta di soggiorno). Analogo è il caso delle escursioni che originano dalle navi da crociera, in cui la maggior parte del valore è trattenuta dalle compagnie di navigazione e che per Orvieto assume maggiore rilevanza in vista dello sviluppo del suo inserimento tra le mete delle escursioni con partenza dal Porto di Civitavecchia”.
A tale proposito l’assessore ha mostrato la tabella a cura dell’Osservatorio sulla fiscalità locale di Federalberghi relativa alle aree di diffusione sul territorio nazionale dei comuni che applicano la Tassa di Soggiorno alla data del 1 gennaio 2014.
FUNDRISING COMUNALE
La raccolta fondi attraverso la donazione del 5 per mille, nonché l’attivazione di progetti specifici di recupero e restauro dei beni architettonici, storici, culturali della città con l’intervento di privati in virtù dei vantaggi fiscali introdotti dalla normativa di legge.
PROMOZIONE E MARKETING TERRITORIALE
Dalle ristrutturazioni della pianta organica comunale con risorse e uffici da dedicare alla promozione turistica fino all’impiego di risorse finanziarie su piattaforme digitali generaliste e dedicate. I dettagli saranno esplicitati nella relazione sul Bilancio 2014 di prossima presentazione.
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A conclusione della sua esposizione l’assessore Gagnarini ha rimandato alla prossima presentazione della proposta di bilancio 2014 e pluriennale 2014/2016, la lettura degli effetti economici generali prodotti dalle iniziative annunciate che troveranno puntuale riscontro nei capitoli interessati.
In particolare, relativamente al 2014, i maggiori incassi derivanti dall’aumento delle tariffe dei parcheggi e di quelle della sosta dei bus turistici, al netto delle somme da accantonare a copertura del minor gettito della tassa di soggiorno, saranno impegnati per i seguenti interventi d’urgenza:
– Ripristino delle scale mobili di Piazza della Pace
– Pulizia straordinaria e cura del sottopasso ferroviario
– Somme a disposizione per prime attività di promozione e marketing turistico
Ne è seguito un sereno e costruttivo confronto incentrato principalmente su richieste di chiarimenti riguardanti casi specifici di applicazione delle nuove tariffe, nonché la riaffermazione della disponibilità di tutti i presenti a proseguire in una fattiva collaborazione tra Amministrazione comunale ed operatori volta al miglioramento dell’accoglienza turistica di Orvieto in termini di qualità e competitività sia nelle sue componenti pubbliche che in quelle private.
In tale contesto il sindaco, Giuseppe Germani ha ribadito che: “occorre che anche il comparto turistico, come del resto sta già facendo, partecipi a finanziare parte della spesa dei servizi che la città offre ai numerosissimi turisti che la visitano, ciò al fine di diminuire la pressione fiscale sui cittadini residenti”.