Venerdì scorso il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani e l’Arch. Rocco Olivadese del Comune di Orvieto in qualità di responsabile del monitoraggio del PRUSST, hanno partecipato presso il Comune di Civitavecchia, ad un incontro con il sindaco della città portuale, Antonio Cozzolino, per discutere le modalità di erogazione, ai diversi ambiti, delle risorse ancora a disposizione per l’attuazione del PRUSST nonché il loro successivo utilizzo.
Ciò, anche alla luce del decreto del Ministro Lupi secondo il quale tali risorse dovranno essere impegnate entro il mese gennaio 2015, pena il loro rientro nelle disponibilità dello stesso ministero.
All’incontro hanno partecipato anche l’Arch. Francesco Correnti dell’Ufficio Consortile del PRUSST e l’Arch. Claudio Mari, dipendente del comune di Civitavecchia e membro del nucleo di monitoraggio.
IlsSindaco di Civitavecchia, stante la recente nomina, si è riservato alcuni giorni per approfondire l’argomento. Il gruppo dei tecnici si incontrerà subito dopo Ferragosto.
“Riprendiamo, per concluderlo – spiega il Sindaco, Giuseppe Germani – un progetto di Area Vasta che, negli anni passati, è stato un esempio di collaborazione fra soggetti pubblici e privati, al fine di poter utilizzare le ultime somme a disposizione che ammontano a circa 2,5 mln di euro, di cui 500 mila euro per l’ambito umbro, ovvero per l’ambito orvietano, che saranno utilizzate per il completamento del Parco Urbano e Territoriale del Paglia”.
A seguito della stipula dell’accordo di programma (4 luglio 2012), a cui il Comune di Orvieto per l’ambito dell’Umbria (Provincia di Terni) ha aderito insieme ai Comuni di: Cerveteri, Civitavecchia, Pitigliano e Viterbo, nel giugno 2013 l’Ufficio Consortile Interregionale della Tuscia per l’attuazione del P.R.U.S.S.T. / Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio “Patrimonio di San Pietro in Tuscia ovvero il Territorio degli Etruschi” aveva riaperto i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse finalizzate all’inserimento di nuove proposte d’intervento, pubbliche e private.
Secondo tale protocollo della durata di quattro anni (prorogabili), i Comuni sono erano impegnati nel rilanciare la fase conclusiva di attuazione del PRUSST, sia nell’istruttoria delle nuove proposte ed iniziative di sviluppo sostenibile del territorio, promozione turistica e tutela delle risorse naturalistiche e storiche già allo studio dell’Ufficio Consortile, sia nella realizzazione di opere pubbliche e monitoraggio della gestione complessiva secondo le richieste della Direzione Generale per le Politiche abitative del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Finalità da raggiungere mediante: la valorizzazione del patrimonio ambientale e archeologico del territorio, con particolare riferimento alle testimonianze della civiltà degli Etruschi; la valorizzazione dei centri storici e dei monumenti architettonici, attraverso lo studio, il recupero e la riqualificazione urbana dell’ambiente costruito; la valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico e delle risorse naturali, con particolare riferimento alle potenzialità di sviluppo sostenibile delle attrezzature turistiche collegate alle peculiarità del territorio (presenza di mare e laghi e di sistemi orografici caratteristici e singolari, ricchezza di acque termali e di monumenti naturali); la salvaguardia della destinazione agricola e forestale del suolo, valorizzandone le caratteristiche ambientali, le specifiche vocazioni produttive e le attività connesse e compatibili, comprese quelle agrituristiche e legate al recupero di strutture rurali o di archeologia industriale che siano documenti significativi, nell’ambito dell’articolazione e della stratificazione storica, antropologica e urbanistica del territorio, della storia delle popolazioni e comunità, delle rispettive economie agricole tradizionali e dell’evoluzione del paesaggio.