La denuncia del capogruppo della lista civica Identità e Territorio, Gianluca Luciani, che documenta lo stato di abbandono della ex caserma, è certamente utile a tenere alta l’attenzione dell’Amministrazione sulle numerose opere di manutenzione di cui ha bisogno non soltanto la Piave ma tutta la città. E’ stata una buona notizia che il percorso del Parco archeologico è stato finalmente liberato dall’erba alta e che la scala mobile del parcheggio dell’ex campo della fiera funzionino, ma certo non basta. E i bagni pubblici? Dopo la denuncia di Luciani la mondezza, che si era accumulata in tre mesi di abbandono, ha iniziato a di nuovo ad accumularsi. L’erba è ancora lì, alta e secca, a indicare che forse non è stata effettuato alcun taglio, neppure a inizio stagione. Ma se ci si guarda intorno nella piazza d’armi viene l’angoscia a vedere tanta ricchezza sprecata. Qualche auto ci parcheggia, forse abusivamente, c’è un autobus turistico desolato, in un angolo a cercare un’improbabile ombra, ma la città è piena di turisti giunti con l’auto e il parcheggio dell’ex campo boario è zeppo dentro e sopra. Dà tristezza questa mezza città abbandonata. Bisogna svegliarsi e suggerisco a Luciani, capogruppo di una robusta forza di opposizione, un’interrogazione all’Amministrazione Germani impostata più o meno così:
Risulta che durante le fasi di costruzione del bilancio sia emersa una spesa di decine di migliaia di euro per le utenze degli spazi della ex Piave ceduti in comodato a diversi soggetti e quindi:
-Chiede se sia vero ed eventualmente a quanto ammonti con precisione la cifra relativa alle utenze pagate dal Comune al di fuori degli spazi occupati dagli uffici comunali
-Chiede se l’Amministrazione Germani intenda continuare a pagare queste eventuali utenze
-Chiede da chi siano fruite queste utenze e se gli spazi occupati siano regolarmente agibili
Sono certo che l’ex assessore Luciani, che ben cosce la questione, vorrà sollecitare l’Amministrazione a risolvere questi problemi, che coinvolgono anche un uso improprio delle scarse risorse comunali. (Dante Freddi)