Intervista di Giordano Sugaroni.
Nella mattinata di domenica intervistiamo il consigliere della lista civica di minoranza Aldo Bedini sulla attuale situazione dell’Ospedale di Acquapendente.
D) Si vocifera da più parti che in queste ultime settimane non siete molto soddisfatti del trattamento da voi ricevuto da parte dell’ufficio stampa del Comune di Acquapendente. Che cosa c’è di vero ?
R) Calpesta la par condicio informativa. Dovrebbe rappresentare l’intera istituzione, invece si fa portavoce solo ed unicamente delle dichiarazioni del sindaco Alberto Bambini. Errore doppiamente marchiano. Soprattutto quando si affrontano tematiche importanti e delicate come quelle relative alla Sanità.
D) Sappiamo che il Consiglio comunale del 19 agosto è stato richiesto specificatamente solo ed unicamente da voi, Come mai questa scelta ?
R. Dopo la manifestazione indetta alcuni giorni fa dal Movimento 5 Stelle Alta Tuscia ad Acquapendente, è emersa sia la grave responsabilità pregressa dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco in particolare, che troppa fiducia hanno riposto nei confronti dei propri rappresentanti provinciali e regionali e dalla quale, finalmente, è emersa la completa disapprovazione dei cittadini nei confronti della ipotizzata (poi concretizzata da Zingaretti), aggregazione con l’Ospedale di Orvieto e, quindi, nei casi più gravi, con Terni. Oggi conosciamo quale destino ha stabilito il Commissario Zingaretti per l’Ospedale di Acquapendente: trasformazione in Casa della Salute senza posti letto né Pronto Soccorso né Primo Soccorso. Peggio di così davvero non si può.
D)Vogliamo ricordare in pillole le decisioni prese dal Consiglio comunale da voi specificatamente richiesto ?
R) Dobbiamo fare ricorso al Tar, cosa che in passato il sindaco non ha voluto fare nonostante il parere favorevole dell’assessore uscente Claudio Pellegrini. Non ci resta che fare altro che correre dietro al Comune di Amatrice per attuare un referendum teso al distaccamento dalla Regione Lazio, della quale siamo oramai figli illegittimi Oggi siamo tutti (e ribadisco tutti), favorevoli a rassegnare le dimissioni da consiglieri comunali, qualora non si ravvedano concreti segnali di giustizia. Definire i presidi di Bracciano e Monterotndo situati in zone disagiate ed escludere Acquapendente ed Amatrice è una bestemmia vera a propria da parte della Giunta Zingaretti, contro la quale si impone una vera e propria rivolta, tanto è grave la decisione presa. Per molto meno, a suo tempo, furono fatte manifestazioni ed interruzioni della Via Cassia contro il Decreto 80 della Presidente Polverini, di cui, oggi, siamo costretti a dire ogni bene, come apertamente ammesso dal sindaco. Non c’è dubbio che oggi tanta chiarezza è stata fatta, sotto ogni profilo, compreso quello delle responsabilità politiche. Quello che conta, tuttavia, è lavorare tutti perché Zingaretti modifichi la sua assurda posizione (come dovrà modificare la firma sul manifesto dell’apertura della caccia, che è stato firmato dal fratello Luca, alias il Commissario Montalbano) e riconosca ad Acquapendente la caratteristica di zona disagiata (che non mi sembra proprio uno sforzo!) in modo che possa continuare ad avere quella struttura indispensabile ad un comprensorio fuori dal mondo e dai pensieri della Regione. Altrimenti si impone una grande e massiccia azione di massa, che poi significa attuazione delle decisioni assunte su nostra proposta.
D) Cresce la popolarità tra la gente del vostro gruppo politico. A che cosa è dovuto questo successo ? Abbiamo una connotazione apolitica. Io insieme a Franco Ferri, Alessandro Brenci e Sergio Jacoponi sediamo sugli scranni di Piazza Girolamo Fabrizio solo con l’unico intento di pensare al bene della popolazione. Diversamente da chi siede sulla poltrona in attesa di ricevere favori politici che possano dare svolte decisive alla carriera professionale. Seppur in periodo vacanziero ci vediamo quotidianamente, ci confrontiamo con la gente, effettuiamo senza alcun pregiudizio le nostre valutazioni. Come quelle che saranno rese note al più presto durante la prossima settimana in merito ad un problematica sanitaria che ci sta a cuore più di ogni altra cosa.