di Stefano Spagnoli, segretario nazionale Consap
Nonostante le ripetute denunce ed appelli del nostro sindacato ad una maggiore responsabilità, da parte del Dipartimento della P.S., nel proteggere adeguatamente i poliziotti impegnati nell’operazione “Mare Nostrum”, e la Class Action promossa insieme ad Assotutela dalla Consap contro il Ministero dell’Interno perché risponda dei danni fisici, morali e, soprattutto, psicologici dei colleghi che sono risultati positivi al test di Mantoux, Il Viminale, evidentemente non soddisfatto dei pericoli cui incorre già il personale di Polizia deputato all’accoglienza degli immigrati, ora utilizza anche la Polizia Stradale per “sorvegliare”, lungo le autostrade, i loro spostamenti a bordo di autobus senza però, anche in questo caso, aver preventivamente dotato gli operatori del materiale necessario alla loro protezione sanitaria affinché siano scongiurati eventuali rischi di contagi di malattie varie – denuncia il segretario nazionale della Consap, Stefano Spagnoli –. Dalle nostre strutture provinciali sparse sul territorio, ci stanno arrivando numerose segnalazioni di altrettanti numerosi interventi delle pattuglie della Polizia Stradale per vigilare sugli immigrati che vengono spostati, a bordo di autobus militari e non, allorquando questi, lungo il tragitto autostradale, effettuano soste negli autogrill e nei parcheggi. E tutto avviene senza un minimo di preavviso e soprattutto senza che gli operatori della Polizia Stradale, appunto, siano stati preventivamente dotati di un equipaggiamento idoneo alla tutela della loro salute quando invece, sempre secondo le segnalazioni che riceviamo, lo stesso conducente dell’autobus è opportunamente protetto. Peraltro mi chiedo – continua Spagnoli – ma se durante una sosta, qualcuno dovesse fuggire (sembra sia già accaduto) cosa devono fare i colleghi della pattuglia della Polizia Stradale (soltanto due)? Rincorrere i fuggitivi e magari, in caso di resistenza, ingaggiare anche un “corpo a corpo”, rischiando così, oltretutto, di ferirsi ed aumentare quindi il pericolo di contrarre qualche malattia o, nella migliore delle ipotesi, ricevere una denuncia per percosse e violenze? E tutto questo, poi, soltanto per ricondurli forzatamente sull’autobus dal quale comunque, in un qualsiasi momento successivo, potrebbero nuovamente fuggire indisturbati – incalza Spagnoli –. Non si tratta di volersi sottrarre ai propri doveri ed ai rischi che questi comportano ma vorremmo farlo con strumenti idonei e con una finalità che abbia un senso. Purtroppo, invece, nonostante un’esperienza nell’amministrazione della Pubblica Sicurezza quasi trentennale, non ricordo, che la Polizia di Stato abbia vissuto, in passato, momenti di “sbaraglio” così eclatanti. Non ricordo neanche – Continua Spagnoli – un Ministro ed un Capo della Polizia così assenti e silenziosi ma soprattutto distanti dalle necessità e difficoltà dei loro uomini. Non si può andare avanti così. il Ministro ed il Capo della Polizia non dimentichino che “le battaglie sul campo, in ogni guerra, le combattono le truppe”” e le vittorie possono arrivare soltanto se il morale degli uomini che le compongono è alto… oggi il morale delle poliziotti, e più in generale delle FF.OO, è sotto i piedi… e la colpa è esclusivamente dei loro Generali che li hanno abbandonati al loro destino “tagliando” loro tutto, finanche la dignità.
Ne prendano atto al più presto – Conclude il segretario nazionale.