Proponiamo ai lettori questa lettera del 1938 di Luigi Barzini all’avvocato Domenico Moretti.
“La sua attualità è straordinaria- scrive Leonardo Brugiotti, che l’ha girata ia giornali locali- ma soprattutto l’analisi che fa ed il suo vero amore per Orvieto. Spero che ogni orvietano possa riflettere e magari trarne le proprie conclusioni…
Cordialmente Leonardo Brugiotti
Procura di vedere al più presto il Generale Valle. Gli ho scritto una lunghissima lettera di disperato appello per Orvieto, un vero S.O.S., perchè egli trovi il modo di rendere immediatamente operante la sua decisione di aumentare il canone di 300.000 lire, oppure di far giungere in qualsiasi maniera un aiuto equivalente, al fine di evitare una catastrofe immeritata alla eroica popolazione ecc. ecc. Gli ho prospettato la situazione sotto a tutti i punti di vista, materiali e morali; ho riassunto la storia della questione; ho esaltato il suo (di Valle) operato di giustizia e la sua lealtà di soldato. Ho insistito sul fatto che la sua volontà è stata tradita per una cavillosità giuridica, accennando al fatto che la negata approvazione delle Finanze è dovuta alla “motivazione” e non alla sostanza. Ho persino ricordato il passato remoto di Orvieto, la Cenerentola delle città italiane, punita per la sua generosità e il suo patriottismo, e che sarebbe Capoluogo di Provincia con giurisdizione fino al mare se fosse rimasta fedele al Potere Temporale, invece di rivoltarsi con Perugia in favore dell’Unità Italiana e farsi degradare e svaligiare. Ho descritto le condizioni attuali (bilancio sospeso, risorse sotto sequestro, impossibilità di eseguire lavori indispensabili, mancanza di fondi per mantenere l’Ospedale, ecc.) e le condizioni future se non si provvede (Commissario regio, liquidazione fallimentare,paralisi totale, diradamento della popolazione che, soffocata dalle tasse, cercherà altrove condizioni meno penose, ecc.), e questo – ho detto – per aver voluto offrire a sue spese la Caserma dell’Areonautica quando grandi opere di utilità militare sorgevano in tante altre città a spese del Governo, portando attività industriali e risorse ingenti senza alcun contributo locale. Ho anche messo in evidenza il fatto che la riforma tributaria ha sottratto al comune proventi sui quali facevano assegnamento per pagare la caserma, e non si può accusare Orvieto di inadempienza, ecc.
Insomma ho scritto tutto quello che può persuadere, e decidere l’azione. Ho pregato Valle di ascoltarti. La mia lettera può convincere, e dormire egualmente in un cassetto chi sa per quanto tempo (e forse per sempre) se non vi sono altre spinte tempestive e concomitanti. Perciò ho prevenuto Valle della tua visita. Chiedi l’appuntamento, e metti i generali aeronautici che conosci – e che perciò ti vogliono bene – per favorire la decisione immediata e la sua attuazione. Informami dell’esito. Io parto fra due o tre giorni per la Spagna, ma anche lontano vedrò di fare qualche cosa, se occorre.
Sono arrivati i fagiuoli secondi, accolti festosamente da tutta la famiglia. Mia moglie mi prega di ricordarla alla tua signora e di comunicarti i suoi cordiali saluti per te ed i tuoi. Ringraziando la tua signora e te per la cara ospitalità (e per i fagiuoli), ti abbraccio affettuosamente
Tuo Luigi Barzini
Milano 17 Febbraio 1938 XVI