di Giordano Sugaroni
VIGOR ACQUAPENDENTE – VIRTUS BOLSENA 1-1 (PRIMO TEMPO 0 – 0)
VIGOR ACQUAPENDENTE: Pasquini (46° Barbabella), Viviani, Borges, Nicolò Valentini (71° Battistoni), Nuccioni (78° Ronca), Avola, Franchitti (64° Cannavacciolo), Tonelli, Danieli (50 Zammarchi), Saleppico (77° Petrella), Guidotti (41° Fini)
ALLENATORE: Fatone
VIRTUS BOLSENA: Porta (46° Tailli), Mei (72° Pieri), Guerrini (46° Di Giacinto), Ferri, Scorzoso (64° Grossi), Dinarelli, Celanti (64° Pellegrini), Taka (41° Kiptiu), Stoskovic, Menci, Beldè (67° Chirila)
ALLENATORE: Mauro Valentini
MARCATORI: 72° NUCCIONI (VIGOR ACQUAPENDENTE), 89 ° Menci (Virtus Bolsena)
All’ultimo giro di lancetta la Virtus Bolsena ottiene “un premio pareggio globalmente poco meritato”. Se si eccettuano due interessanti spunti di Beldè ed una punizione di Ferri di poco alta al minuto 44, è la Vigor a governare il match con il proprio ritmo. Seppur veloce e fluida a corrente alternata, la manovra nel Sabato pomeriggio di “vernissage amichevole” di fronte al pubblico amico, ha il merito comunque di valorizzare già nel primo tempo le caratteristiche dei giocatori più tecnici. Il giropalla e una costruzione di manovra anche troppo di misura orizzontale, mette comunque in grado Saleppico al minuto 10 di innescare la propria genialità. Utilizzato come cursore di fascia, manda in tilt il proprio difensore e spara a rete. Porta si accartoccia bene e blocca. Impegnato prevalentemente a cercare il dialogo con i centrocampisti, l’attaccante Danieli sciorina un paio di movimenti da incorniciare. La sua conclusione al minuto 20 viene controllata da Porta. Ma la palla goal sbloccagara capita dieci minuti dopo sui piedi del neoacquisto Franchitti. Portentosa la risposta di Porta sulla sua conclusione ravvicinata. La sarabanda di sostituzioni attuata nella ripresa da entrambe le panchine, premia unicamente il valore e la qualità di un roster Vigor apparso sicuramente “più lungo” di quello ospite. Oltre alla stupenda rete di testa griffata Nuccioni al minuto 72, arrivano altre otto nitide palle goal che avrebbero potuto dare al risultato valore più ampio. Subentrato al minuto 41 a Guidotti (affaticamente muscolare), Fini diventa l’epicentro di un gioco che si sblocca per velocità e dinamismo sulle fasce. Oltre a confezionare assist a iosa, arrivano per lui tre conclusioni di spessore. Dopo aver sfiorato di poco la porta al minuto 49 ed al minuto 53, fallisce a due minuti dalla fine la rete del raddoppio. Imbeccato da Zammarchi, conclude a botta sicura. Ma Tailli devia in angolo. Subentrato al minuto 50 a Danieli, Zammarchi impiega solo cinque minuti per scaldare la botta. Al 55° la sua conclusione finisce alta. Più pesante e incidente la botta su punizione diciassette minuti dopo. Tailli si supera per l’occasione. Alle belle invenzioni di Saleppico (conclusioni di poco a lato al 53° ed al 75°) fanno eco la prima riuscita di schemi per la valorizzazione delle capacità acrobatiche dei difensori che si gettano in avanti. Venti minuti prima della rete di Nuccioni, a mettersi in evidenza è il “gemello di reparto” Avola. Il calcio è bello anche perché e imprevedibile in tutto quello che non ti aspetti. Perfetta nella cerniera difensiva per tutta la ripresa, la retroguardia Vigor tarda la chiusura su una palla filtrante di Stoskovic. E Menci mette la sfera alle spalle di Barbabella.