Il consigliere comunale a Orvieto di Fratelli d’Italia -Alleanza nazionale impegna il Consiglio comunale a discutere sulla costituzione di un “Ufficio Europa” e sulla opportunità di escludere lo Stina “Monte Peglia e Selva di Meana” tra le aree non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonte eolica.
Di seguito i testi delle mozioni che saranno discusse dal Consiglio comunale orvietano.
MOZIONE
Oggetto: inclusione del Sistema territoriale di interesse naturalistico ambientale “Monte Peglia e Selva di Meana” tra le aree non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonte eolica oggetto della disciplina regionale
Premesso che:
Nel luglio 2012, la società Innova Wind di Napoli ha presentato alla provincia di Terni la richiesta di autorizzazione per l’installazione di due impianti di mega eolico, torri alte 108 mt. al mozzo asse turbina, con un rotore di 82 mt., per un totale di 18 torri alte 150 mt, sul Monte Peglia. Per la realizzazione del progetto, sono necessarie: la cementificazione di sei ettari di terreno, nuove strade da realizzare nei boschi, 28 chilometri di cavidotti e chilometri di elettrodotti.
La provincia di Terni, nel febbraio 2013, ha dato la procedibilità ai progetti, ma con la richiesta di integrazione ai documenti e con la prescrizione che gli impianti sarebbero dovuti essere sottoposti, in ogni caso, a valutazione di impatto ambientale da parte della Regione.
Circa una anno dopo, febbraio 2014, la società Innova Wind ha presentato le integrazioni richieste ed ha ottenuto da parte dei responsabili della Provincia la comunicazione che il progetto poteva essere presentato in Regione per la valutazione di impatto ambientale.
Premesso ulteriormente che:
Con legge regionale 29 ottobre 1999, n. 29 la Regione Umbria ha istituito nella media valle del Tevere il “Sistema territoriale di interesse naturalistico ambientale” (S.T.I.N.A.), che interessa un’area di tipo alto-collinare e montana, estesa su circa 47.159 ha, ricadente nei Comuni di Allerona, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano, San Venanzo, Todi.
Al fine di assicurare la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali insistenti nel suddetto ambito territoriale, la Regione ha assunto lo S.T.I.N.A. quale strumento per la realizzazione del Piano regionale delle aree naturali protette, nonché di coordinamento degli interventi previsti dalla legge regionale n. 14/1994 per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
Lo S.T.I.N.A. è un sistema territoriale comprensivo di aree naturali protette di particolare interesse naturalistico, faunistico e paesaggistico, di spazi che svolgono funzioni determinanti per la conservazione della biodiversità e di terreni agricoli interessati da produzioni agricolo-alimentari di qualità (produzioni biologiche, produzioni D.O.P., P.A.T. e produzioni tradizionali);
Con Regolamento regionale n. 7/2011, la Regione Umbria ha disciplinato l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, individuando, nell’allegato C allo stesso, le aree e i siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti, nel rispetto del D.lgs. n. 28/2011, di attuazione della direttiva comunitaria per la promozione dell’uso dell’energia prodotta da fonti rinnovabili (2009/28CE), del D.lgs. n. 387/2003, di attuazione della direttiva per la promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili (2001/30/CE) e del decreto ministeriale 10 settembre 2010, che reca le linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Lo S.T.I.N.A non è stato incluso dalla Regione tra i siti ritenuti non idonei per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile eolica nonostante la contrarietà espressa dal Comune di Orvieto.
La Conferenza dei Sindaci Comuni di Allerona, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Orvieto, Parrano e San Venanzo, ha redatto il documento “Proposta di inclusione dello STINA (Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale Monte Peglia) tra le aree non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonte eolica di cui all’art. 7 del Regolamento Regionale 29 luglio 2011 n. 7, confermando la determinazione nel voler mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché lo S.T.I.N.A diventi valore aggiunto per i territori in esso ricompreso:
Ad oggi, nonostante siano scaduti i termini, previsti dalla norma transitoria del Regolamento regionale (art. 12, co. 3, Reg.Reg. n. 7/2011) affinché le province e i comuni possano presentare alla Regione motivata proposta di individuazione di ulteriori aree e siti non idonei all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nel Regolamento regionale la possibilità, per la Giunta regionale, di apportare eventuali modifiche e integrazioni allo stesso sulla base delle risultanze della prima fase di sua applicazione ( art. 12, co. 5).
Tutto ciò premesso, il Consiglio comunale di Orvieto:
– evidenzia che le caratteristiche del territorio ricadente nello S.T.I.N.A lo identificano quale area non idonea all’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile;
– raccoglie e condivide quanto espresso dalle località ricadenti nello STINA in materia di tutela dell’ambiente, del paesaggio, delle tradizioni agroalimentari locali, della biodiversità e del paesaggio rurale, e di conservazione del patrimonio storico e artistico;
– impegna il Sindaco di Orvieto e la Giunta comunale ad attivarsi affinché la Giunta regionale apporti al Regolamento regionale 29 luglio 2011, n. 7 tutte le modifiche necessarie al fine di includere il Sistema territoriale di interesse naturalistico ambientale “Monte Peglia e Selva di Meana” tra le aree non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonte eolica oggetto della disciplina regionale.
Il Consigliere proponente Andrea Sacripanti (FdI- Alleanza Nazionale)
MOZIONE
Oggetto: istituzione di un “UFFICIO EUROPA”
Premessa:
L’istituzione di un Ufficio Europa nasce dall’esigenza prioritaria di dotare gli EELL di una struttura snella, efficiente e moderna in grado di favorire i processi di integrazione politica, legislativa, economica e sociale della Città con l’Unione Europea ed informare, orientare e sensibilizzare i Cittadini alla conoscenza di normative, politiche e programmi comunitari per:
– favorire la piena partecipazione al processo di integrazione europea e l’attivazione di un numero crescente di progetti inerenti i programmi comunitari da parte sia del Comune che di tutti gli altri attori socio-economici;
– creare una rete di collegamenti tra gli operatori locali dei settori produttivi ed economici con le altre realtà nazionali ed europee.
L’Ufficio Europa, quindi, è chiamato ad offrire nel tempo, informazione, consulenza, orientamento, assistenza, formazione e animazione, mettendo a disposizione materiale informativo gratuito, documenti in consultazione libera oltre all’accesso a banche dati e siti Internet sull’Europa.
Finalità specifiche:
L’obiettivo fondamentale dell’Ufficio Europa è quello di contribuire alla valorizzazione economica, sociale, culturale del Territorio e della sua popolazione.
L’Ufficio Europa, offrendo un servizio pubblico rivolto alle istituzioni locali, agli operatori economici ed ai Cittadini sulle opportunità di crescita offerte dall’Unione europea, avrà il ruolo di fungere da “cerniera” tra l’Europa e il territorio locale, sviluppando le più opportune relazioni con le altre città d’Italia e d’Europa. L’amministrazione dovrà essere un punto operativo collegato direttamente con l’Unione europea, anche tramite il coinvolgimento della Provincia e della Regione.
Attività front office:
La struttura dovrà svolgere una funzione di informazione e di orientamento sulle normative e le politiche comunitarie promuovendo a livello locale la cultura dell’integrazione europea e lo sviluppo economico del territorio comunale. Essa curerà i rapporti intra ed extra istituzionali con gli Assessorati comunali, le Istituzioni Comunitarie, Nazionali, Regionali, Provinciali e con le altre realtà informative di pari opportunità (Uffici Europa – Europe Direct, Europe Enterprise Network, CDE, Eurodesk), nonché con Associazioni di categoria, Ordini Professionali, Università, Associazioni culturali ed Istituti Finanziari.
In particolare, l’informazione e l’orientamento riguarderanno:
-Legislazione e politiche dell’UE
-Fondi strutturali
-Programmi comunitari
Attività back office:
Inserito all’interno dell’Ente Locale, l’Ufficio Europa opererà per permettere all’Ente di conoscere ed utilizzare le opportunità finanziarie offerte dall’Unione Europea, attraverso:
– la definizione di procedure amministrative che facilitino la partecipazione del Comune di Orvieto programmi ed iniziative europee;
– il coordinamento organizzativo e amministrativo per la presentazione e gestione dei progetti elaborati dai diversi settori dell’Ente;
– l’individuazione dei finanziamenti comunitarie programmazione degli interventi del Comune di Orvieto;
– l’assistenza tecnica ai Settori dell’Ente nelle fasi di presentazione e di attuazione dei progetti europei;
-il supporto alla creazione di partenariati locali e transnazionali;
-la diffusione, all’interno dell’amministrazione delle informazioni sulle opportunità
comunitarie;
-la costituzione di rapporti con i Servizi della Commissione europea per la presentazione di progetti comunitari.
Strutture:
1. AREA INFORMAZIONE ed ORIENTAMENTO
Il servizio fornisce informazioni di tipo generale sulle iniziative economiche comunitarie, nazionali e regionali. L’area si caratterizza per una maggiore assistenza agli utenti sulle tematiche specifiche di interesse degli operatori economici ed istituzionali, indirizzando eventualmente gli utenti verso altri soggetti istituzionali.
2. AREA DOCUMENTAZIONE
Organizza ed aggiorna le banche dati informatiche, curando altresì la raccolta di Gazzette Ufficiali italiane e comunitarie, dei bollettini e di tutto il materiale di interesse comunitario, organizzando a tal fine un’apposita biblioteca ed emeroteca (di tipo sia cartaceo che multimediale). Necessario al riguardo un collegamento con il sistema informativo della Camere di Commercio di Terni e Perugia per la consultazione delle banche dati sul tessuto economico e sociale della regione e con altre banche dati per l’accesso alle fonti comunitarie, nonché alle iniziative di altri Uffici Europa presenti nel nostro Paese.
L’Ufficio Europa dovrà attivare, altresì, una rete Intranet tra gli enti pubblici della regione, al fine di garantire la tempestività e la circolarità delle informazioni circa le iniziative in corso e in programma sugli scambi tra l’Europa Regione Umbria.
3. AREA PROGETTAZIONE
Le attività dell’area si concretizzano nel monitoraggio costante dei finanziamenti comunitari e nell’assistenza tecnica per la partecipazione a progetti europei, l’intercettazioni di fondi UE per l’implementazione di specifiche idee progettuali e la ricerca partners nazionali ed internazionali.
4. AREA RAPPORTI ISTITUZIONALI
Intrattiene rapporti costanti con le istituzioni comunitarie (Commissione, Consiglio, Parlamento),nazionali (Regione Umbria, Ministeri, Dipartimenti ecc. ) e locali, comprese le altre strutture comunali (Assessorati che gestiscono fondi strutturali – LL.PP. – Urbanistica – Ambiente) nonché Associazioni di categoria, Ordini Professionali, Università, Associazioni culturali ed Istituti Finanziari.
4. AREA ANIMAZIONE
Cura la diffusione delle informazioni sulle tematiche comunitarie attraverso la distribuzione di strumenti informatici (opuscoli e notiziari), 1’organizzazione di convegni, seminari e manifestazioni.
Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Orvieto dà mandato al Sindaco e all’Assessore competente di predisporre tutti gli atti necessari alla costituzione, in seno all’Amministrazione comunale, di un Ufficio Europa che abbia le medesime caratteristiche e finalità di quelle enucleate in premessa.
Il Consigliere proponente Andrea Sacripanti (FdI- Alleanza Nazionale)