E’ stato presentatoieri mattina in Provincia, nella sala del Consiglio, il programma relativo alle celebrazioni in Umbria e a Terni, per il centenario della Prima Guerra Mondiale. Le iniziative, organizzate dal comitato promotore, sotto il coordinamento della prefettura, sono articolate su molti punti della regione e prevedono il coinvolgimento delle scuole, della Provinciali Terni, del Comune di Terni e di tutti i Comuni e della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici. In apertura il prefetto Gianfelice Bellesini, nel ricordare quanto siano state importanti per quel periodo le acciaierie, ha sottolineato la necessità che la Tk Ast mantenga ruoli, funzioni e volumi attuali e che si riesca a garantire il suo sviluppo e la sua crescita. Il prefetto ha poi rivolto un ringraziamento a tutti i presenti e a coloro che stanno lavorando per la riuscita del programma. “La Prima Guerra mondiale – ha osservato il presidente della Provincia Feliciano Polli – è stata una tragedia dal punto di vista delle perdite umane e dell’instabilità generale, ma ha anche gettato le basi per l’Europa moderna. Dopo la fine della Seconda Guerra, e già in occasione della Prima, i popoli europei avevano iniziato a capire che il futuro dell’Europa non poteva più essere basato sulle guerre. La Prima Guerra mondiale ha cambiato profondamente il mondo allora conosciuto ed ha posto le basi per l’Europa di oggi. E’ in questo contesto che dobbiamo riflettere si quali Italia oggi viviamo e su quale tipo di paese vogliamo vivere nel futuro”. Il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo ha sottolineato l’importanza della conoscenza della storia e della memoria ed ha anche ripercorso il ruolo importante delle acciaierie ternane nel periodo bellico. “E’ stato un ruolo chiave – ha detto – ed oggi la nostra Terni ha una posizione importante dal punto di vista industriale ed è con la storia che si costruisce e realizza il futuro”. “L’Europa unita è una potenza mondiale – ha dichiarato il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria Francesco Scoppola, un paese che ha il Pil più alto del pianeta, ma l’unità europea che abbiamo ereditato dal sangue dei nostri avi che hanno combattuto le due guerre mondiali, non può continuare a basarsi solo su mercato e moneta unica. C’è bisogno di idee e di una carta costituzionale vera e sostanziale. L’Italia può dare il suo importante contributo perché ha già, e per molte volte, esportato idee, ingegno, innovazione, arte e cultura”.
Tutto il programma scaricabile a http://cms.provincia.terni.it/on-line/Home/articolo10673.html