Il 14 luglio in località Campo della Fiera di Orvieto sono riprese le ricerche archeologiche condotte su concessione ministeriale dall’Università di Perugia e dirette dalla Prof.ssa Simonetta Stopponi. Alla campagna partecipano studenti universitari italiani e stranieri. Un cospicuo gruppo dell’Università di Foggia si dedica, con la guida del Prof. Danilo Leone, a proseguire lo scavo della chiesa di San Pietro in vetere. I giovani si misurano con l’esperienza dello scavo, apprendendo tecniche di indagine archeologica, rilievo grafico e fotografico, classificazione dei materiali, informatizzazione dei dati.
I lavori sono sostenuti finanziariamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto che ha creduto nell’iniziativa dimostrando generosa liberalità nei confronti di attività istituzionali dell’Università ed attenzione alla storia e alla cultura del territorio orvietano. Anche altre Istituzioni collaborano all’impresa: il Comune di Orvieto fornisce alloggio gratuito ai partecipanti e spazi per i depositi, la Protezione Civile di Orvieto offre il suo aiuto, l’Opera del Duomo ha concesso per venti anni al Comune i terreni di sua proprietà per lo svolgimento delle ricerche.
I risultati finora ottenuti sono di grandissimo interesse e documentano l’importanza storica di un luogo che dal sesto secolo a.C. fu sede del santuario federale etrusco, venne ristrutturato in epoca romana e continuò a vivere in epoca cristiana e medievale. La funzione di luogo sacro perdurò per circa 2000 anni.
Negli anni scorsi i lavori hanno consentito di mettere in luce edifici sacri etruschi, depositi votivi con frammenti di statue, ceramiche greche offerte al santuario, mosaici romani e tombe cristiane. Alcuni dei materiali sono già esposti presso il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto: fra questi una base di statua con iscrizione rivelante il nome con cui gli Etruschi chiamavano il sito: “luogo celeste”.
Nello scorso inverno sono iniziati, grazie ad un contributo dell’otto per mille concesso al Comune di Orvieto, lavori per la valorizzazione e la fruizione dell’area archeologica: nel corso dei lavori sono stati messi in luce resti del convento e del chiostro della chiesa di San Pietro, che era l’unica esistente presso il Ponte del Sole dove avvenne l’incontro tra il Papa e il Corporale portato da Bolsena. Il rinvenimento coincide dunque con il 750° anniversario del Miracolo.
Durante la campagna in corso saranno organizzate visite guidate e si prevede la quarta edizione dell’iniziativa “Sotto il cielo degli Etruschi. Notte bianca al Fanum Voltumnae”. Il pubblico sarà avvertito tramite il sito web del Comune, social network e locandine affisse in varie zone della città.