In risposta alle polemiche dei giorni scorsi, riguardo alla possibilità di accesso degli animali all’interno delle aree del centro storico, il Sindaco Giuseppe Germani nella duplice veste di Assessore all’Ambiente dichiara: “A Orvieto i cani sono i benvenuti, insieme ai loro proprietari” e precisa: “La materia in questione è stata disciplinata con l’ordinanza n. 31739 del 15 ottobre 2013, che nel proposito di risolvere gli inconvenienti igienici causati dalle deiezioni dei cani, ha posto pesanti divieti circa la possibilità di condurre cani anche al guinzaglio all’interno delle aree del centro storico.
Il suddetto provvedimento, oltre a creare un generale malcontento nei possessori di cani e a negare la possibilità agli stessi di accedere liberamente a molte aree della città, si è rivelato palesemente inutile ed è pertanto intenzione dell’Amministrazione Comunale in carica, di ritirare l’ordinanza e disciplinare l’intera materia del benessere degli animali (non limitandolo solo ai cani) con un Regolamento Comunale.
Si sono già svolti i primi incontri (sollecitati da una cittadina, ma sicuramente ben accolti da parte di tutta l’Amministrazione) con l’ASL ed è già pronta la prima bozza di Regolamento, la cui approvazione è in programma per i mesi di settembre/ottobre. E’ stata già presa in considerazione, nelle more dell’approvazione del Regolamento, l’opportunità di ritirare l’Ordinanza in questione”.
“Mi fa piacere aggiungere – continua il sindaco – che tali incontri erano iniziati già prima che questa polemica prendesse piede. La posizione della Giunta comunale sopra espressa, non costituisce, quindi, una risposta a una sollecitazione, ma fa parte di un programma più ampio di idea di città, in cui le persone, così come gli animali, vivano insieme sotto l’insegna del rispetto reciproco. Aggiungo, inoltre, che il problema delle deiezioni non è stato risolto perché a mio avviso non si risolve vietando l’accesso dei cani in alcune zone, ma colpendo l’inciviltà di alcuni (e sottolineo alcuni!) possessori di cani che non si preoccupano minimamente del rispetto dell’ambiente e del prossimo. La matrice di tali comportamenti, al pari delle frasi offensive e ingiuriose, è sempre e comunque da ricercare nell’inciviltà delle persone”.