Dopo il successo delle otto edizioni precedenti anche quest’anno si è concluso sabato 12 luglio con la consegna da parte di Monsignor Benedetto Tuzia, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, degli attestati del Corso di formazione per volontari nella valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici dal titolo“Fate questo in memoria di me”, promosso dalla Diocesi e organizzato dall’associazione “Pietre Vive”. La cerimonia di consegna è avvenuta alle ore 9.30 presso il palazzo Episcopale di Orvieto.
In 23 hanno conseguito gli attestati di partecipazione. Un numero maggiore rispetto a quello dell’anno scorso quando a ricevere i diplomi erano stati in 13, testimonianza che il Corso anno dopo anno sta acquistando sempre più importanza e visibilità.
Sabato scorso, 5 luglio, tutti i partecipanti al Corso hanno superato una prova di verifica mettendo in pratica le conoscenze che hanno acquisito durante le lezioni, grazie, anche alla presenza di don Danilo Innocenzi.
Il Corso si è articolato in dieci incontri che si sono tenuti dal 26 aprile al 28 giugno 2014 e si sono tenuti principalmente al Palazzo Episcopale di Orvieto.
“Questa iniziativa è ormai una realtà consolidata che sta dando un contributo molto importante alla valorizzazione dei Beni Culturali del nostro territorio – ha detto Sua Eccellenza Monsignor Benedetto Tuzia. L’arte è espressione di Fede e noi non siamo solo custodi dei nostri tesori artistici, ma dobbiamo farli conoscere, perché la conoscenza è valorizzazione e dobbiamo esserne restauratori, perché Dio ci insegna a non distruggere nulla. Quest’anno il Corso era incentrato sulla città e sull’istituzione della Festa del Corpus Domini che ci riporta all’amore di Dio, vera bellezza, che si è definitivamente manifestato nell’Eucarestia. Ringrazio Giovanna Bandinu – ha concluso Sua Eccellenza Monsignor Benedetto Tuzia – ed i partecipanti che hanno studiato con impegno, mettendo a frutto quanto appreso. L’augurio più grande che possa far loro e che mettano a frutto, nel migliore dei modi, quanto appreso, ricchezza per loro stessi, ma anche per tutta la nostra comunità”.
“In qualità di Presidente dell’Associazione “Pietre Vive” – ha commentato Giovanna Bandinu – sono molto soddisfatta di come sia andato il Corso e di ciò che ha lasciato ai partecipanti. La preparazione e la bravura nell’esposizione di ogni relatore ha permesso di trasmettere con passione e semplicità concetti complessi e di far cogliere il contenuto dell’argomento trattato (es. San Tommaso d’Aquino o Le Sacre Pietre). In Sede di riunione associativa prenderemo in considerazione la possibilità di pubblicare gli Atti di questo Corso “Orvieto e l’Istituzione della Festa del Corpus Domini”, per portare a conoscenza tutti gli argomenti trattati a coloro che non hanno avuto possibilità di frequentare il Corso, ma anche per dare un contributo alla conoscenza e alla valorizzazione dell’Istituzione del Festa del Corpus Domini, proclamata a Orvieto da Papa Urbano IV l’11 agosto del 1264 e estesa a tutto il mondo. Desidero in merito a ciò riportare una frase di don Danilo Innocenzi “La festa del Corpus Domini è la festa più importante della nostra Diocesi, ma, ovviamente anche di tutta la comunità cristiana”.
Come è consuetudine anche per questa nona edizione, i corsisti hanno avuto la possibilità di conoscere più da vicino il tema scelto “Orvieto e l’Istituzione della Festa del Corpus Domini”,sia dal punto di vista teorico ma anche pratico. Il 23 maggio scorso, infatti, si è tenuta la visita all’Archivio Segreto Vaticano con la visione alla “Bolla Transiturus de Mundo”.
Questi i relatori che sono intervenuti nelle dieci lezioni: prof. Fabio Marcelli, arch. Sabina Bordino, prof. Idelbrando Scicolone, dott.ssa Stefania Zucchini, prof. Roberto Coggi, prof. don Mario Venturi, don Roberto Filippini, dott.ssa Donatella Mascalchi, don Alessandro Fortunati, dott. Filippo Orsini, giudice Silverio Tafuro, dott. Claudio Urbani, prof. arch. Renzo Chiovelli, dott.ssa Benedetta Montevecchi, don Andrea Pilato, dott. Pietro Tamburini, dott. Luca Giuliani.
Il corso “Fate questo in memoria di me” era ed è rivolto sia ai soci dell’associazione “Pietre Vive” che a tutti coloro che sono interessati agli argomenti trattati e che vogliono contribuire a vario titolo alla valorizzazione e al recupero del patrimonio ecclesiastico della Diocesi, come pure a chiunque voglia approfondire i molteplici aspetti della valorizzazione dei beni culturali nell’ottica di un cammino di cristianità.
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