Auditorium “Taborra” gremito in ogni ordine di posti per il “ritorno” in patria di quello che è divenuto il santo patrono di Bagnoregio e si è distinto nel mondo come uno dei più importanti teologi di tutti i tempi. Stiamo parlando dell’attore Renato Campese, attore di vaglia, che con i suoi settantotto anni portati con eleganza ha vestito i panni di Bonaventura nel poetico “Povero nel deserto” di Giuseppe R. Baiocco, per la regia di Maurizio Panici. “Povero nel deserto” insieme a “Io sono Tommaso” compone lo spettacolo “Pietre vive”, sempre di Baiocco, con gli artisti citati, che ha debuttato recentemente, con successo, nei sotterranei del Duomo di Orvieto e che, visto il gradimento e le numerose richieste verrà ripreso nel settembre prossimo, ancora nei suggestivi sotterranei della cattedrale. La storia del viaggio interiore di Giovanni Fidanza, poi chiamato Bonaventura, e del viaggio temporale che lo stesso ha fatto da Civita a Parigi a cavallo, a piedi, in battello ha catturato il folto pubblico bagnorese che alla fine ha tributato a Campese, all’affermato regista Panici, all’emergente autore Baiocco caldi e convinti applausi. A fine spettacolo hanno preso la parola il Sindaco di Bagnoregio Bigiotti e il parroco don Antonio che hanno lodato l’iniziativa augurandosi future collaborazioni con Arté, che ha prodotto lo spettacolo, e gli artisti presenti.
Tragico incidente lungo la salita di Santomanno, muore giovane centauro
Un tragico incidente è avvenuto nel pomeriggio di sabato 28 settembre intorno alle ore 18. Un giovane orvietano di...