All’Ufficio Turistico Territoriale di Orvieto, in Piazza Duomo n° 24, è possibile trovare le informazioni ed i moduli per la candidatura dell’Orto Medievale di San Giovenale ad Orvieto come “Luogo del Cuore” FAI Fondo Ambiente Italiano o chiunque può esprimere il proprio voto entro il 30 novembre.
Informazioni e modalità di voto sono disponibili anche sul sito: www.iluoghidelcuore.it
L’iniziativa si inserisce nel Progetto “FAI l’Orto” recentemente presentato dal gruppo FAI di Orvieto e dal “Comitato Cittadino dei Quartieri per la realizzazione di azioni particolari dedicate a spazi pubblici specificamente individuati, al fine di preservare e presidiare questi spazi verdi e di stimolare la partecipazione associata e solidale creando nuovi “ponti di cultura” tra generazioni (scuola e anziani), abilità diverse ed etnie conviventi. I Luoghi del Cuore 2014 fanno parte del 7° Censimento FAI, nella sezione dedicata al tema dell’Expo 2015: nutrire il pianeta, riservata ai luoghi legati alla produzione alimentare.
Il luogo oggetto della candidatura è uno spazio prezioso, posto sul margine estremo della rupe, da recuperare come orto/giardino sul modello della tradizione monastica e nel contesto del quartiere medievale della città dove sorge la suggestiva chiesa di San Giovenale. L’obiettivo è raggiungere, entro il 30 novembre, almeno mille segnalazioni per la candidatura e la conseguente richiesta al FAI di intervento diretto, sponsorizzato da Intesa Sanpaolo.
Parco e Museo Vulcanologico di San Venanzo: apertura prolungata per l’estate.
Aperto dal martedì al sabato dalle ore 10.00 alle 13.30, con ingresso a pagamento, non guidato. Resta invariato l’orario di apertura della domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, con biglietto d’ingresso promozionale che comprende la visita guidata al museo ed al parco vulcanologico.
Info: Museo Vulcanologico San Venanzo 075.875482 www.parcomuseovulcanologico.com
Centro servizi turistici di Fabro 0763.831075 3316174420 info@tuttinterra.com
Il Museo Vulcanologico documenta e mostra le singolarità geologiche dell’area vulcanica di San Venanzo; di particolare interesse, oltre alla Venanzite e alle splendide collezioni di minerali e fossili provenienti da tutto il mondo, è il cranio di “Mammuthus meridionalis”, rinvenuto nella zona, ed i resti ossei della “Breccia ossifera” pleistocenica del Monte Peglia, dalla quale emergono oltretutto utensili ascrivibili al genere Homo erectus risalenti Paleolitico inferiore.
La visita si articola in due percorsi concettuali che coinvolgono la totalità del museo. Il primo, affronta la forza creatrice dei vulcani e spiega il significato delle eruzioni di San Venanzo in relazione all’evoluzione del nostro pianeta. Il secondo percorso riguarda la lunga storia della vita sulla terra: attraversando le sale, i diversi temi si traducono in allestimenti visuali ed interattivi che aiutano a comprendere quali fattori abbiano plasmato il paesaggio che ci circonda. La visita prosegue al PARCO VULCANOLOGICO – Area naturale protetta inserita nello S.T.I.N.A: estesa poche decine di ettari, è stata creata per definire e delimitare una zona con caratteristiche eccezionali sotto il profilo geologico quale è l’area dei tre vulcani di San Venanzo e la colata lavica di Venanzite. E’ come se il visitatore si spostasse all’interno di un vulcano in sezione ed ha la possibilità di toccare con mano e fare osservazioni da un punto di vista decisamente inusuale: l’interno di una colata. Il percorso è stato tracciato permettendo una progressione logica delle osservazioni e toccando tutti i punti di maggior interesse, anche sotto il profilo storico- paesaggistico.