Sono complessivamente 1.429 le domande ammesse al FONDO UTENZE DEBOLI di Ati, Sii e associazioni dei consumatori per un totale 4.385 persone. I dati della seconda edizione sono stati resi noti oggi, venerdì 18 luglio, in una conferenza stampa dal presidente di Sii Stefano Puliti, dal direttore generale di Ati Roberto Spinsanti e dai rappresentanti delle associazioni dei consumatori, presenti in conferenza stampa Mauro Fortunati di Adoc e Gabriele Silvestri di Cittadinanzattiva. Il presidente Puliti ha prima di tutto fatto riferimento alla situazione Ast esplosa in queste ore. “Esprimo, anche a nome di tutta la Sii e dell’Ati – ha affermato – la solidarietà verso i lavoratori e la preoccupazione per una vicenda che sta assumendo caratteri inaspettati e gravi”. Parlando del Fondo utenze deboli, Puliti sottolineato i risultati di questa seconda edizione. “Sono nettamente superiori a quelli della prima – ha osservato – grazie anche alla migliore pubblicizzazione fatta. Il dato evidenzia comunque che la situazione di difficoltà delle famiglie non è migliorata rispetto all’anno scorso e anzi in alcuni casi è peggiorata”. Il bando ha messo a disposizione 150mila euro (50mila euro in più rispetto alla prima edizione dell’anno scorso) per dare un aiuto concreto a quelle famiglie che hanno difficoltà a pagare le bollette idriche. La ripartizione del fondo era riservata a nuclei famigliari o singoli utenti con redditi Isee fino a 12.000 euro, scadenzati per fasce di reddito. Per redditi fino ad 8mila euro le risorse coprono il 75% del costo totale, che scende al 40% per redditi fino a 10.500 euro e al 20% per redditi fino a 12.000 euro. 107.500 euro sono stati distribuiti nel ternano, 21.438 nell’orvietano e 21.000 nel narnese-amerino. Fra i centri maggiori la ripartizione è stata la seguente: 93.130 euro su Terni, 13.799 su Orvieto, 11.780 su Narni, 5.423 su Amelia, 4.522 su Acquasparta. 243 sono le famiglie con più di 5 componenti, 298 sono nuclei composti da una sola persona, mentre il contributo massimo erogato è stato di oltre 580 euro, quello medio di circa 105 euro. “Abbiamo destinato risorse importanti per questo progetto – ha dichiarato il dg di Ati Spinsanti – che ha come obiettivo quello di ampliare la platea degli strumenti a disposizione di quelle utenze che hanno redditi bassi e soprattutto nuclei famigliari numerosi. Le domande accolte l’anno scorso sono state 1330, quindi c’è stato un netto aumento rispetto alla prima edizione del bando, segno che lo strumento effettivamente funziona”. Do risultato importante hanno parlato anche Fortunati e Silvestri, delle associazioni dei consumatori, che hanno anche ricordato il grande lavoro svolto dalla consulta nell’esaminare tutte le domande presentate. “Il momento di difficoltà delle famiglie persiste – ha detto Fortunati – e il problema del pagamento delle utenze è sempre più sentito. La cosa più positiva è che siamo riusciti a dare risposte a tutti coloro che hanno un Isee nella prima fascia, cioè quelli che sono più in difficoltà”.
Le graduatorie definitive sono visionabili ai siti www.siiato2.it