La mattina del 5 aprile accompagno mio padre al Pronto Soccorso di Orvieto con forti dolori all’addome. Viene visitato, gli vengono fatte le analisi di routine e dopo aver scartato l’ipotesi di un attacco cardiaco vengono eseguiti altri esami diagnostici. Risultato: calcolosi alla colicisti, intervento da programmare a breve.
Intanto mio padre sta meglio e, dopo una flebo di antidolorifico e una attenta visita di palpazione dell’addome da parte del chirurgo, ce ne ritorniamo a casa.
Passa qualche ora e mio padre non sta di nuovo bene. Decido così di chiamare un amico medico per farmi consigliare una strada alternativa all’Ospedale di Orvieto.
Il giorno successivo sono nello studio privato di una dottoressa per una ecografia dove si evidenzia una tumefazione intestinale con versamento addominale. C’è bisogno di un chirurgo che operi mio padre per un’ernia inguinale strozzata.
Mio padre viene operato d’urgenza in un altro Ospedale.
E qualche giorno fa mi chiamano dall’Ospedale di Orvieto per invitarmi alla preospedalizzazione per l’intervento alla colicisti!
Ora mi chiedo: di chi sono le responsabilità di quello che è successo? E’ mai possibile decidere che un uomo di 85 anni venga operato di calcoli alla colicisti quando il problema era invece un’ernia strozzata?