In merito alle dichiarazioni di Trenitalia Andrea Sacripanti ha diramato la seguente nota:
“Il comunicato diffuso in data odierna da Trenitalia in merito alla mancata fermata del treno 581 delle 7,31 il giorno 24 giugno, contiene soltanto falsità. Nessuna comunicazione al riguardo è stata diffusa né a mezzo altoparlante né direttamente dal personale F.S. che presta servizio presso la Stazione di Orvieto. Il sottoscritto come gli altri pendolari orvietani, sono testimoni diretti del fatto che soltanto dopo circa 20-25 minuti di ritardo, con i monitor che ne segnalavano soltanto 5, e soltanto dopo che si è appresa la notizia via telefono direttamente dai passeggeri, saliti sul treno a Chiusi, che c’era stata una deviazione del tragitto e che il treno già si trovava nei pressi di Orte, solamente allora è stata comunicata la disponibilità dei treni successivi per raggiungere Roma, senza dare spiegazioni, in ogni caso, di quanto fosse accaduto.
I pendolari orvietani, oltre 400, e le decine di turisti presenti, sono stati lasciati in balia di loro stessi senza che venisse comunicato loro cosa stesse succedendo. Questa la ricostruzione dei fatti per come sono avvenuti.
Trenitalia ritiene ancora una volta di poter prendersi gioco dei pendolari, che sono persone e non meri numeri da considerarsi soltanto quando rinnovano gli abbonamenti, con un semplice comunicato intriso di falsità e giustificazioni pretestuose, ma questa volta ha superato il limite con un comportamento a dir poco lesivo della dignità di ogni singolo viaggiatore.
Per questo ribadisco la necessità di una presa di posizione forte e decisa nei confronti di Trenitalia SpA da parte delle Istituzioni ed in primis del neo Sindaco al quale ho già chiesto, con una interrogazione che verrà discussa nei prossimi giorni, di procedere con una denuncia per interruzione di pubblico servizio.”
Della questione se ne è parlato anche in Consiglio comunale e il sindaco ha comunicato di avere già scritto alle autorità competenti e di volere convocare Trenitalia a Orvieto per affrontare i troppi probòemi del pendolarismo locale.