Andrea Sacripanti inizia il suo mandato consiliare con vigore e già è pronto a presentare le seguenti question time. Appena insediato il Consiglio, immaginiamo.
Oggetto: imposta di soggiorno
Il sottoscritto Consigliere comunale, Andrea Sacripanti, premesso che:
– Nel mese di Maggio, in piena campagna elettorale, il candidato Sindaco Germani, poi divenuto Sindaco a seguito della vittoria riportata l’8 giugno u.s., ha sottoscritto il documento sottoposto alla sua attenzione, come a quella degli altri candidati, da parte dell’Associazione albergatori di Orvieto.
– In particolare, il dispositivo del documento conteneva due richieste alternative tra loro. Con la prima si richiedeva la “revisione o sostanziale riduzione ( del 50%delle tariffe attualmente in vigore fino al 30.06.2014) delle imposte di soggiorno coinvolgendo in maniera ponderata e costruttiva tutta la filiera turistica attraverso la richiesta di un concreto contributo per un’azione organica e condivisa finalizzata al miglioramento dell’offerta turistica della Città.” Qualora non si fosse attuato, almeno entro il 30.06.2014, quanto formulato nella prima richiesta, allora il Sindaco eletto, e che avesse sottoscritto il documento, avrebbe dovuto procedere (richiesta n.2) alla “revoca dell’imposta di soggiorno senza dilazioni di tempo e ricorso ad altre fonti alternative, da reperire in primis in ambito turistico tramite l’aumento ponderato dei prezzi dei biglietti degli assets pubblici (Pozzo di San Patrizio, Torre del Moro, parcheggi per pullman, aumento dei biglietti per turisti della funicolare”.
– Il documento in questione concludeva in questo modo: “il suddetto impegno comporterà anche di rassegnare le dimissioni da Sindaco nel caso di non ottenimento di quanto sopra indicato alternativamente ai punti 1) e 2) nei tempi previsti;
– Ora, tenendo presente che il Sindaco Germani, il quale più volte ha dichiarato pubblicamente di essere fortemente contrario sia all’introduzione che al mantenimento dell’imposta di soggiorno (basti rileggere le dichiarazioni sul sito del Comune in occasione del dibattito relativo all’introduzione dell’imposta) è stato l’unico candidato a sottoscrivere il citato documento, almeno senza riserve né distinguo rispetto ai contenuti dello stesso, e non avendo motivo di dubitare che lo stesso Sindaco sia persona di parola e pertanto sia intenzionato a mantenere fede agli impegni assunti, scongiurando in tal modo sue volontarie ed inevitabili dimissioni, si chiede di sapere dal Sindaco stesso a quali delle due richieste intenda dare attuazione. In particolare:
– Se è sua intenzione procedere alla riduzione del 50% delle tariffe attualmente in vigore e quali soggetti della filiera turistica sono stati coinvolti a corrispondere, oltre agli albergatori ovviamente, un concreto contributo “per un’azione organica e condivisa finalizzata al miglioramento dell’offerta turistica della Città.”
– Se, invece, preferisce revocare l’imposta di soggiorno senza dilazione di tempo e ricorrere alle altre fonti alternative di introiti così come specificati nella seconda richiesta formulata.
Andrea Sacripanti
QUESTION TIME del 26/06/2014
Oggetto: disservizi causati da Trenitalia SpA il giorno 24.06.2014; richiesta al Sindaco di Orvieto di procedere ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio
Il sottoscritto Consigliere comunale Andrea Sacripanti, premesso che:
– Come è noto, martedì 24 giugno 2014, il treno 581 delle 7,31, uno dei rarissimi intercity rimasti a disposizione degli Orvietani per raggiungere Roma la mattina in tempo utile, non è transitato per la Stazione di Orvieto, ma ha deviato il proprio tragitto su altra linea.
– Ciò ha comportato gravi disagi ai molti turisti presenti in Stazione e soprattutto ai tantissimi pendolari orvietani che abitualmente fruiscono del treno in questione per recarsi a Roma per motivi di lavoro o di studio, né ha dato sollievo ai medesimi passeggeri l’utilizzo del treno successivo che ferma ad Orvieto alle 8,05 e che arriva a Roma un’ora più tardi del precedente, esattamente alle 9,25.
– Si evidenziano, in particolare, le difficoltà legate all’orario di arrivo del treno, chiaramente incompatibile con gli orari di lavoro o con l’inizio delle lezioni universitarie, ed il fatto che i pendolari hanno viaggiato in condizioni pessime, stipati come animali da macello per il fatto che, trattandosi di treno euro night per gran parte composto da vagoni letto, erano soltanto tre gli scompartimenti utilizzabili i cui posti a sedere, però, erano già occupati da altri passeggeri.
– La circostanza più grave della vicenda va individuata, in ogni caso, nella totale mancanza di informazione, da parte degli organi preposti, nei confronti dei viaggiatori. Quest’ultimi, infatti, hanno saputo della deviazione del percorso soltanto perché, di loro iniziativa, trascorsi circa 20 minuti dall’orario previsto per la fermata del treno nello Stazione di Orvieto, con il monitor che segnalava soltanto 5 minuti di ritardo e con il servizio Viaggiatreno che in realtà segnalava il transito del treno nei pressi di Castiglione in Teverina ( a sud di Orvieto), si sono messi in contatto con alcuni pendolari provenienti da Chiusi che si trovavano sul treno in questione, i quali hanno confermato che c’era stata una deviazione del tragitto e quindi un mancato scalo nella Stazione di Orvieto.
– Chiaramente i disagi subiti vanno estesi anche a chi viaggiava sul treno e doveva scendere ad Orvieto. Il 581 ha dovuto fare, infatti, una fermata straordinaria ad Orte per far scendere lavoratori e studenti (che quella mattina dovevano sostenere gli esami di maturità) diretti a Orvieto.
– Tale situazione evidenzia una totale mancanza di rispetto, da parte di Trenitalia, nei confronti dei viaggiatori orvietani e dell’intera Città di Orvieto, da cui ogni mattina partono centinaia e centinaia di persone o dove ogni giorno fa scalo una moltitudine di turisti che non meritano di certo un trattamento del genere.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere, evidenziando come i fatti narrati in premessa non rappresentino altro che l’ennesima disavventura vissuta dai pendolari orvietani i quali, pur vedendosi aumentare ogni anno il costo degli abbonamenti, hanno quotidianamente a che fare con ritardi, soppressioni, guasti, interruzioni di servizio, e ravvisando nella condotta di Trenitelia, specialmente nella circostanza della mancata comunicazione agli utenti della necessità di una deviazione forzata del percorso del treno, un comportamento fortemente lesivo della dignità dei pendolari orvietani e dell’immagine della Città di Orvieto, chiede al Sindaco di Orvieto quali iniziative intenda assumere con urgenza nei confronti di Trenitalia SpA e se non ritenga opportuno che il Comune di Orvieto, quale Ente esponenziale rappresentativo degli interessi della Comunità, proceda nei confronti di Trenitalia SpA presentando una denuncia formale per interruzione di pubblico servizio ai sensi degli artt. 331 e 340 del codice penale
Andrea Sacripanti