Strascici polemici e critiche da parte dei consiglieri Comuali di minoranza lista civica Acquapendente, Aldo Bedini, Sergio Jacoponi, Franco Ferri, Alessandro Brenci in merito alle elezioni europee 2014 in chiave strettamente aquesiana. Sul “banco degli imputati” il corrispondente locale Giordano Sugaroni e le sue valutazioni. “I risultati”, sottolineano in una nota, “sono stati interpretati in chiave errata. Anche se a livello nazionale il Partito Democratico ha guadagnato voti, ad Acquapendente proprio nò. Un centinaio di voti in più non sono altro che un frenare leggermente l’emorragia degli ultimi anni e non un trionfo del Pd aquesiano. Ma di Renzi e basta. Non a caso, il Partito Democratico ed il Sindaco Alberto Bambini sono stati sempre contro Renzi quando era il cosiddetto “rottamatore”. Salvo poi cercare goffamente di salire adesso sul carro del vincitore. Nessun premio quindi al segretario uscente Donatella Presilli, all’attuale Martina Ragnini od al Sindaco Alberto Bambini. Il malcontento verso il loro operato è diffusissimo ad Acquapendente. E confondere la popolarità delle promesse di Renzi con quella dell’Amministrazione Comunale, come fa Sugaroni, è invero grottesco. In merito alle considerazioni critiche sulle preferenze avute da Forza Italia, ribadiamo il concetto espresso più volte: a noi tutto questo non interessa. Non siamo legati ad alcun partito e pertanto non abbiamo fatto alcuna campagna elettorali per le europee. Invitiamo quindi il Sindaco Alberto Bambini a prendere ufficialmente le distanze da Sugaroni e di porgerci le scuse. Sia a noi che ai nostri sostenitori per il tono usato”.
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