Una bella storia, miracolosa, scritta con un linguaggio semplice, comprensibile da tutti, soprattutto dai bambini a cui si rivolge in particolar modo questo libro. Il titolo è “Un seme speciale – La meravigliosa storia del Corpus Domini” . L’autrice e illustratrice è Agnieszka Zawisza.
Ieri lo ha presentato in anteprima nella Basilica di Santa Cristina a Bolsena accogliendo in un metaforico abbraccio l’apprezzamento del pubblico presente.
“Questo è per noi l’inizio di un nuovo percorso di letteratura per bambini– ha commentato il direttore del festival Alessandro Lardani – con l’associazione Iubilarte siamo diventati editori di un libro che ci riempie di gioia perché è come un piccolo seme che speriamo possa germogliare. Racconta con un linguaggio semplice e immediato una storia miracolosa e dunque meravigliosa, ricca di puro significato.
Si legge del vero rispetto per la natura e per noi stessi attraverso la passione e il coraggio di due bambini, Giuliana e Pietro, che invitano a vivere sotto il segno dell’amore, dell’unità e della gioia. Si narra della storia del Miracolo Eucaristico e della Festa del Corpus Domini che, con tutto il suo mistero spirituale, annuncia un messaggio universale per tutti, grandi e piccoli. Il buon seme – scrive l’autrice – può sempre essere trovato negli altri e in noi stessi, se abbiamo il coraggio e la volontà di riconoscerlo”.
Agnieszka Zawisza è nata a Gniezno in Polonia nel 1978 e vive a Orvieto. Laureata in Architettura d’interni. Gli studi di disegno, pittura, lavoro creativo, le hanno consentito di seguire la sua vera passione: creare per i bambini e con i bambini, per raccontare e divertirsi con il segno, il colore, le figure e le storie. Progetta e illustra libri per l’infanzia che hanno per tema favole e leggende.
Domani sera, venerdì 13 giugno alle 18.45, “Un seme Speciale” verrà fatto conoscere anche agli orvietani che potranno seguire la presentazione a Palazzo dei Sette. Per l’occasione sarà presente anche la scrittrice Susanna Tamaro che ne ha curato la prefazione.
“Eppure basterebbe avere gli occhi di Giuliana e di Pietro – come Aga Zawisza ha ben saputo interpretare con i suoi meravigliosi disegni in questo piccolo, prezioso libro – per rendersi conto che la realtà si offre sempre a noi nella dimensione dello splendore. Bisogna tornare bambini, immaginare, lasciarsi andare, perché lo stupore torni di nuovo a riempire i nostri cuori di gioia” (Susanna Tamaro) .
Il libro potrà essere acquistato direttamente domani durante la presentazione e da sabato anche in libreria.
Il cartellone del Festival prosegue con altri appuntamenti in programma. Per il ciclo “Periferie cinematografiche” è prevista per il 16 giugno alle 21.15 nella Basilica di Santa Cristina la proiezione della pellicola “La ultima Cima” del regista spagnolo Juan Manuel Cotelo.
Il 19 giugno alle 16, poi, si ritorna nella sala eufonica della biblioteca Fumi con il film “Un Dio vietato” del regista Pablo Moreno.
Ma come da consuetudine il festival darà spazio anche alle testimonianze. A cominciare dal 16 giugno alle 18 nella cappella di San Brizio in Duomo con il giornalista de l’Avvenire Pino Ciociola che intervisterà Don Maurizio Patriciello ripercorrendo le pagine del suo ultimo libro “Non aspettiamo l’Apocalisse – La mia battaglia nella terra dei fuochi”.
Un evento, questo, per cui c’è molta attesa. Ricordiamo che Don Maurizio Patriciello non è un politico ma un semplice sacerdote divenuto nel giro di pochi mesi il leader del movimento civile che chiede con urgenza la bonifica della Terra dei fuochi.
Il Festival è organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Iubilarte, in stretta collaborazione con la Diocesi di Orvieto-Todi, con il Comune di Orvieto, il Comune di Bolsena, con il sostegno dell’Opera del Duomo di Orvieto, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, di Crediumbria Credito Cooperativo, dell’Università di Gordon College, di Vittoria Assicurazioni ed il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, della Fondazione Ente dello Spettacolo, della Provincia di Terni e della Regione dell’Umbria.