“Non potevamo concludere in maniera migliore questa edizione del Festival, che tanto ha dato a tutta la città, avendo la possibilità di portare, nel giorno della solennità del Corpus Domini, il Festival, ma soprattutto la città di Orvieto in televisione”.
Con queste parole il direttore del Festival di Arte e Fede Alessandro Lardani annuncia la presenza nell’editoriale della domenica (in onda oggi, 22 giugno con inizio alle 10.30) nella trasmissione televisiva di Rai1 “A sua immagine”.
“Ogni anno e non solo in questo biennio di Giubileo eucaristico – dice il direttore del Festival – celebriamo con entusiasmo e creatività un giubileo di arte e fede, durante il Corpus Domini. Questa occasione ci darà la possibilità di far conoscere il Festival e le celebrazioni che si vivono a Orvieto e Bolsena a tutti gli spettatori della trasmissione “A Sua Immagine”, in modo da condividere questo appuntamento di festa così importante con tutto il Paese, con tutta la Chiesa”.
“Non solo – prosegue Lardani: il tema della nona edizione della nostra manifestazione verteva sul centro e sulle periferie dell’esistenza. Per questo abbiamo scelto di concludere questi quindici giorni di arte, fede, emozioni, presenze ed amore con una realtà veramente preziosa e centrale per tutti: quella del cuore, quella di Papa Bergoglio”.
Oggi, infatti (21 giugno) nell’atrio del Palazzo dei Sette è stato presentato il libro “Con le periferie nel cuore” del noto giornalista e scrittore Raffaele Luise, decano dei vaticanisti Rai, dedicato a Papa Francesco. Nel presentare quest’opera Don Ivan Maffeis, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, lo ha definito un “album di fotografie raccontate con il cuore dall’autore”.
“Questo Pontefice – ha detto Luise – è il Papa delle periferie, della solidarietà; la sua casa è ovunque, soprattutto dove sono i poveri. La nostra è una società che sta prendendo un pericoloso cammino, quello dell’indifferenza. Papa Francesco con la sua semplicità sta mettendo al centro il dialogo e la condivisione, riducendo la distanza tra centro e periferia e creando una Chiesa che è la casa di tutti, per tutti. Papa Bergoglio ha innescato una vera e propria primavera della Chiesa, ora sta a noi seguire questo cammino di cambiamento, in cui la carità diventa una sfida e quindi è vero motore di bellezza umana”.
“E’ da Papa Francesco – ha aggiunto Lardani – che abbiamo trovato ispirazione per questa edizione del Festival. Da lui, il buon pastore venuto «dalla fine del mondo» e attento alle periferie dell’esistenza. Abbiamo cercato, in ogni appuntamento, di fare in modo che le periferie ci richiamassero alla radicalità del Vangelo e che coloro che vivono ai margini potessero risvegliare in noi la capacità di amare. Non potevano non inserire nel programma del Festival la presentazione di un libro così significativo e che soprattutto, attraverso le parole di Papa Bergoglio, ci invita ad intraprendere un nuovo e rinnovato cammino di Fede”.
Anche in questo 2014, come nelle passate edizioni, il Festival ha portato ad Orvieto personaggi illustri: scrittori, critici e artisti legati, ognuno con il proprio percorso di vita, all’arte ed alla fede.
“Un Pane, Un Corpo. Dal centro alle periferie dell’esistenza”, è stato il tema attraverso il quale si sono sviluppati tutti gli incontri in cartellone che hanno spaziato dal cinema, all’arte, dalla letteratura alla musica.
Arti visive tra centro e periferia che ben sono state rappresentate dalle mostre “La Moisson Mistique – La raccolta Mistica” dell’artista Marie Dominique Miserez e “La Via Crucis Aborigena” di Richard Campbell – “Stations of the cross”.
Il tema delle “periferie” è stato poi ampiamente percorso attraverso alcune significative pellicole: il documentario di Stefano Collizzolli “Il Pane a Vita”, il film “Un Dio vietato” del regista Pablo Moreno ed il film “La ultima Cima” del regista spagnolo Juan Manuel Cotelo.
E poi le testimonianze. Ne sono state esempio don Maurizio Patriciello che ha raccontato la sua battaglia nella Terra dei fuochi con il suo libro “Non aspettiamo l’Apocalisse” e Gerolamo Fazzini, con “Scritte con il sangue”.
Come ogni anno, anche questo Festival si è rivolto ai più piccoli, ai bambini, con il libro di Agnieszka Zawisza “Un Seme Speciale – La meravigliosa storia del Corpus Domini”, la cui prefazione è stata curata dalla scrittrice Susanna Tamaro.
In un’edizione legata al nesso esistenziale tra Pane e Corpo, cibo e spiritualità, non poteva mancare un’opera dedicata alla cucina, ma non a una semplice cucina, bensì a quella dei Santi. Tra i vari appuntamenti, infatti, si è tenuta anche la presentazione del libro “In cucina con i Santi – Ricette di Cielo e di Terra” di don Andrea Ciucci e don Paolo Sartor, che ha visto la partecipazione di Gianfranco Vissani (autore della prefazione del libro), cuoco e gastronomo legato al territorio orvietano, ma divenuto personaggio di profilo internazionale. La conferenza è stata suggellata da una cena, chiaro simbolo dell’agape cristiana ed espressione “antropologicamente” conviviale ed eucaristica dell’umanità intera.
Un’edizione, infine, che è stata “accompagnata” dalla gioia della musica con la VII rassegna Corale di Musica Sacra”, che ha visto la presenza, oltre che della Corale Polifonica “Vox et Jubilum”, di Orvieto anche dell’Ensemble Vocale femminile “Nota Sò” di Perugia e del “Gruppo Polifonico Francesco Coradini” di Arezzo.
“L’uomo e la Chiesa – ha concluso Lardani – come ci insegna Papa Francesco hanno il compito di sentirsi non al centro, bensì decentrati, prossimi. Lo Spirito di Dio, che trasforma il pane in Corpo, si effonde senza distinzioni su ogni angolo della terra, in tutti quei luoghi che hanno bisogno della luce del Vangelo che siano centro o periferia, che siano luoghi o esistenze. Ringrazio le città di Orvieto e di Bolsena e tutti coloro che hanno reso possibile questa manifestazione, augurando a tutti una Santa Festa del Corpus Domini, stringendoci intorno alla mensa eucaristica domenicale con il Segretario di Stato S. Em. Card. Parolin, nella nostra Cattedrale ”.