di Giordano Sugaroni
Il Comune di Acquapendente accetta l’invito avanzato dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani, aderendo al Comitato organizzatore della Marcia Perugia-Assisi e, con una propria delegazione al progetto “Natale di pace a Betlemme” per riaccendere la luce della speranza, costruire la pace e la fratellanza tra i popoli. Otto le motivazioni di adesione contenute nella Deliberazione N° 76 di Giunta Comunale: 1) Ci si allinea all’unisono con il breve messaggio di Papa Francesco “la Marcia si svolgerà a 100 anni dalla Prima Guerra mondiale per dare voce alla domanda di pace che sale da ogni parte del mondo e per dire basta a tutte le guerre; alle guerre fatte di scontri armati e alle guerre meno visibili, ma non meno crudeli, che si combattono in campo economico e finanziario con mezzi altrettanti distruttivi di vite, di famiglie, di imprese”; 2) La marcia si svolgerà nel mezzo del semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, durante il quale dobbiamo sentirci tutti impegnati a dare impulso alla costruzione di una nuova Europa capace di coniugare sino in fondo i valori della solidarietà, dell’uguaglianza e della pace; 3) Si valuta positivamente la decisione di dedicare la Marcia alla promozione della globalizzazione della fraternità che deve prendere il posto della globalizzazione dell’indifferenza; 4) Si approva la decisione che sia l’evento delle scuole e dei giovani che, a partire dal territorio aquesiano, saranno protagonisti di una grande iniziativa di pace e avranno l’occasione di sentirsi responsabili della storia e del processo di trasformazione del mondo, di scoprire il senso, il significato ed il valore dell’impegno per la pace e la fraternità; 5) Si approva la configurazione di grande iniziativa concreta di educazione alla pace, ai diritti umani ed alla cittadinanza democratica; 6) Si approva la proposta che tende a rinnovare ed estendere l’impegno per la pace partendo da ciascuna delle Città e dai luoghi dove viviamo ed operiamo; 7) Si riconosce che i Comuni, le Provincie, le Regioni hanno la responsabilità di dare voce alla domanda di pace e giustizia dei propri cittadini e di agire coerentemente per promuovere il rispetto dei diritti umani e proteggere le persone più deboli e vulnerabili; 8) Si riconosce l’alto valore di stringere in un abbraccio di solidarietà e vicinanza la popolazione di Betlemme ancora oggi chiusa in una grande prigione a cielo aperto e di lanciare dalla stessa Città nel giorno di Natale un nuovo appello per la pace nel mondo.