Giuseppe Germani è sindaco di Orvieto con il 54,38 % dei voti, in tutto 5.715.
Finale al cardiopalma, con Còncina che ha recuperato moltissimo rispetto alla prima tornata e si è attestato sul 45,62 %, 4.794 voti. La trasversalità delle liste di Germani ha prodotto un brillante risultato il 25 maggio, quando a tirare c’erano tutti i candidati consigliere, ma nel ballottaggio non ha premiato il candidato del PD. Certo è che gli orvietani stanno a guardare e ormai il dopoconcina dovrà tenere conto della estrema fluidità dell’elettorato orvietano, sempre più intelligente e capace di premiare e punire. Mille voti di differenza sono tanti, ma l’impegno del sindaco della città, di tutta la città, e dei suoi consiglieri dovrebbe essere quello di conquistare in consenso anche di quelli che non lo hanno votato, con il coraggio dell’azione. Ricordiamo a Germani che una delle sue parole d’ordine era la lotta “contro le nubi dell’immbilismo”, per “disegnare le idee dello sviluppo”. Crediamo che davvero quello sia il messaggio che gli orvietano hanno compreso nel comportamento del nuovo sindaco di Orvieto durante la campagna elettorale: muoversi, ascoltare, pensare, immaginare, costruire idee, progettare e fare, INSIEME.
L’equilibrio di Giuseppe Germani e la sua esperienza amministrativa sono i capisaldi della nuova maggioranza, composta da donne e uomini di buon livello, che sapranno sognare, ragionare e realizzare. Credo che un ringraziamento sentito vada a Toni Còncina, non tanto per il suo ruolo amministrativo, ma perché ha svegliato nel 2009 un elettorato statico e rassegnato. Gli ha dato speranza, ha tradito la speranza, è stato punito. Còncina ha aiutato la città a crescere politicamente e nessuno è più al sicuro, galleggiare non paga, anche se apparentemente sembra che tutti siano d’accordo.
Questi i consiglieri comunali che lo appoggeranno.
E all’una del 9 giugno scoppia la festa