A fronte di un aumento di richieste, negli anni il Governo stanzia sempre meno risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, e così l’assessore regionale alle politiche per la casa, Stefano Vinti, si rivolge direttamente al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, per richiamare la sua attenzione sul delicato problema.
“La Giunta regionale dell’Umbria, lo scorso 12 maggio, ha determinato il fabbisogno per far fronte alle richieste dei cittadini per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, che ammonta per il solo 2014 a 797 mila 336,47 euro – rende noto Vinti – Complessivamente in Umbria, i cittadini aventi diritto al sostegno economico per il superamento delle barriere architettoniche in edifici privati sono 1.621, di cui 1.235 in provincia di Perugia e 386 in provincia di Terni. I contributi arretrati – spiega l’assessore Vinti – ammontano a 5 milioni 791.561,51 euro nella provincia di Perugia, di cui nel solo comune di Perugia 1.154.706,27 euro e 1.733.033,10 euro nella Provincia di Terni, 1.060.264,71 nel solo comune di Terni. Se al fabbisogno accertato per il 2014, pari a 7.524.594,61, si aggiungono le somme anticipate dalla Regione Umbria dal 2002, pari a 4.773.742,82 euro, il totale che il governo dovrebbe alla nostra regione è di 12.298.337,43 euro”.
L’assessore Vinti ha quindi sottoposto la questione in una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, il 4 giugno 2014: “Si rappresenta – ha scritto l’assessore al presidente Renzi – che l’esigenza di attuare la legge del 9 gennaio 1989 n.13 -‘Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati’, è molto avvertita dai cittadini ed è sentita fortemente proprio nella fascia di cittadinanza più debole, in quanto si va a fornire un sostegno che, pur modesto, è comunque estremamente esteso nel numero di beneficiari, e ciò diventa ancor più significativo nell’attuale situazione economica”.
“Visto che anche il bilancio regionale è stato sottoposto a tagli molto pesanti – prosegue l’assessore – è difficilmente ipotizzabile da parte della Regione Umbria, un ulteriore impegno diretto, oltre quello già affrontato negli anni precedenti, per alleviare i mancati trasferimenti del governo centrale. La Giunta regionale infatti, dal 2002 al 2012, ha anticipato risorse pari a 4.773.742,82 euro del proprio bilancio, cifra insufficiente per coprire il fabbisogno complessivo degli aventi diritto che, ovviamente, in questi ultimi anni sono ulteriormente aumentati”.
Spiegando le motivazioni della sua decisione di scrivere al presidente del Consiglio, l’assessore Vinti ha evidenziato che “il superamento delle barriere architettoniche in tutti luoghi, sia privati che pubblici, rappresenta un segno di civiltà in quanto rende effettivo il diritto di cittadinanza a tutte e a tutti. Per tale finalità le istituzioni dovrebbero essere impegnate in prima fila soprattutto perché, in questo caso, si sostengono cittadini appartenenti a classi sociali più deboli”.
Inoltre secondo Vinti, “un grande piano pubblico per il superamento delle barriere architettoniche sarebbe un importante volano per le economie locali – commenta Vinti – da cui potrebbero trarne vantaggio le piccole imprese artigianali, i livelli occupazionali messi a rischio dalla crisi economica. Un piano pubblico per il superamento delle barriere architettoniche – aggiunge – che, data la natura e l’entità degli interventi avrebbe molte meno possibilità di uscire dalla legalità e dalla trasparenza come, al contrario, accade per le opere faraoniche salite alla ribalta della cronaca nera proprio in queste ultime settimane”.
“Pertanto – conclude l’assessore – si intende porre all’attenzione del presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, un problema molto grave che va affrontato e risolto con risorse nazionali, non lasciando le Regioni sole come nel caso della Regione dell’Umbria che, oltre ai tagli subiti al bilancio, vede diminuire drasticamente trasferimenti essenziali da parte del Governo. Vogliamo richiamare l’attenzione sul fatto che le politiche di austerità hanno un costo pesante, non solo per la grande maggioranza dei redditi medio–bassi, ma anche perché quelle risorse non sono impiegate per salvaguardare i diritti sociali. Se vogliamo ‘cambiare verso’ sul superamento delle barriere architettoniche, questi sono i conti. Occorrerebbe fare presto, anzi subito!”