“La riconferma dei sindaci Leopoldo Di Girolamo a Terni, Nando Mismetti a Foligno e Alfio Todini a Marsciano, così come l’elezione di Giuseppe Germani ad Orvieto e di Massimiliano Presciutti a Gualdo Tadino, non può far mettere in secondo piano la grave sconfitta politica del PD a Spoleto e soprattutto a Perugia”.
E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, secondo la quale “la mancata rielezione di Wladimiro Boccali oltre ad essere ascritta ad un giudizio sul suo operato e quello dell’amministrazione comunale mostra un preoccupante allontanamento dell’elettorato del PD dal candidato sindaco nel turno di ballottaggio. Il voto della città di Perugia coinvolge il PD dell’Umbria nella sua interezza ed impone una analisi franca e trasparente senza la quale non sarà possibile né svolgere la funzione di opposizione costruttiva nella città capoluogo di regione né gettare solide basi politiche per il futuro a cui un partito di governo e riformista come il PD è chiamato. Auspico quindi – prosegue Marini – , anche per la responsabilità politico istituzionale che ricopro, che la segreteria regionale del PD si faccia carico di questo serio confronto politico al fine di esprimere una classe dirigente realmente adeguata ad affrontare i prossimi ed impegnativi appuntamenti elettorali”.
“Ai sindaci riconfermati alla guida delle rispettive città – aggiunge la presidente – , Todini, Mismetti, Ansideri, giungano i miei auguri di buon lavoro. Un ringraziamento particolare lo rivolgo ai neo sindaci Presciutti a Gualdo Tadino e Germani a Orvieto, che dopo un quinquennio di amministrazioni di centro destra riportano il centro sinistra alla guida delle rispettive città. Un augurio a Filippo Maria Stirati, neo eletto sindaco a Gubbio, alla guida di una lista civica e di centro sinistra. Un augurio di buon lavoro, confermando fin da ora la mia collaborazione istituzionale – conclude Marini – lo rivolgo ad Andrea Romizi, neo sindaco di Perugia e a Fabrizio Cardarelli neo sindaco di Spoleto, alla guida di coalizioni di centro destra”.