di Fabrizio Trequattrini
A volte la “retorica di sinistra” mette in imbarazzo anche quelli che, come me, non ne hanno mai fatto uso ma , al contrario, l’hanno subita con la giustificazione che i propri comportamenti apparivano un po’ disinvolti e non consoni al pedigree di chi viene, politicamente, da lontano. C’è chi ci dice che non esiste più né la destra, né la sinistra, e chi lo sostiene tenta di accomunare tutti i politici o sostenitori in un unico gruppo, fino a bollare con l’epiteto di “ladri” tutti coloro che si mettono a disposizione del bene comune. Certo, la cronaca si riempie ogni giorno di notizie di reato a tutti i livelli di gestione della cosa pubblica ma la generalizzazione non può trovare albergo in una società che ha nel futuro, oggi più che mai, la speranza di vedere risollevate le sorti di un popolo. Sta per concludersi la campagna elettorale delle elezioni Amministrative, siamo sulla coda del supplemento temporale del “ballottaggio” resosi necessario perché il Centro-Sinistra non ha raggiunto la maggioranza del 50% più un voto, al primo turno, seppur sfiorando la vittoria con un diabolico 49,85%, due settimane fa che ha azzerato tutto, quindici giorni che il Centro Destra ha vissuto come un tempo supplementare nel tentativo di segnare quel goal che non era riuscita ad insaccare durante quel mese di campagna elettorale, nonostante avesse dominato il campo, governando, per tutta la precedente Consiliatura, durata 5 anni. Un tempo supplementare giocato con una tattica, a mio avviso da anni ’50, basata sul tentativo di svelare un maquillage mal riuscito degli avversari del Centro-Sinistra, con una particolare attenzione dedicata al candidato a Sindaco di quella compagine, Giuseppe Germani, dipinto come un Fregoli della politica, come un vetero comunista nelle mani dei Bolscevici locali, come un burattino manovrato da eminenze grigie evocanti fantasmi del passato. Germani ha preteso, lo scorso febbraio, ed ha ottenuto le Primarie nel Partito Democratico, le ha vinte nonostante i Dirigenti di quel Partito volessero altro, ha programmato la campagna elettorale su progetti “fattibili” e su promesse accettabili, ha dimostrato di sfiorare la vittoria al primo turno ed ha accettato sportivamente questa coda elettorale senza perdere l’equilibrio che si era imposto. Il Partito al quale appartiene ha preso atto che l’elettorato di riferimento aveva scelto lui come candidato, egli stesso ha offerto il posto di capolista al suo sfidante Taddei, la coalizione che intorno a lui si è costruita lo ha fatto soprattutto perché convinta della serietà del Candidato Germani……perché sciupare 15 giorni nel tentativo di farlo apparire come inappropriato, poco preparato, dialetticamente scarso e colpevolmente responsabile di danni erariali legati al suo passato di Amministratore Pubblico, e non ancora stabiliti per via giudiziaria!?!
Perché negare il fatto che gli avversari non sono più quelli di cinque anni fa , e che gli stessi, già allora erano quasi completamente diversi da chi li aveva preceduti, perché non riconoscere che, con tutti i limiti che sono apparsi negli ultimi anni di governo del Centro Sinistra, nei precedenti 50, quei dirigenti, quelle donne e quegli uomini che si sono occupati del Governo cittadino hanno reso possibile la trasformazione di Orvieto da paesello a Città conosciuta ed al centro di attenzioni nazionali e non solo!?! Non tutto è stato sbagliato, nel passato…….questo Partito Democratico considerato così “pericoloso”da una parte dell’opinione pubblica ha iniziato da tempo la sua autocritica e riesce ad ammettere senza drammi gli errori commessi e da non ripetere ma questo Centro Destra è altrettanto serio da fare lo stesso riguardo ai suoi unici 5 anni di governo della Città? Crede davvero di poter convincere l’elettorato inasprendo i rapporti sociali tra i propri concittadini anche se è del tutto evidente che debole risulta l’attacco a Germani, vestendolo degli abiti del nipotino di Stalin. Germani è un Candidato a Sindaco, autonomo, giovane, dipendente di una nota Società nazionale, non un Politico di professione, ha intorno a sé un Partito rinnovato che ha iniziato un percorso nazionale del tutto contro corrente rispetto al suo più recente passato, giovani dirigenti locali che si dedicano alla politica con passione, alcuni di loro già pronti a ricoprire incarichi nella futura classe dirigente locale, è uno dei pochi capace di dialogare anche con chi, oggi, lo ha offeso e contrastato, sarebbe il Sindaco di una intera Città, insieme a chi è disposto a dargli una mano. Non serviva precipitare fino all’accostamento della sua immagine ad un passato che lo vede coinvolto solo perché, fin da allora, era a servizio del Governo cittadino. Non abbiate paura, non fingete di averne, non c’è buco nero nel quale Germani potrebbe far precipitare questa splendida cittadina che ci ha dato i natali……per “fortuna”…… c’è un pre-dissesto che erediterà, insieme ad un piano di rientro pluriennale, che non permetteranno alla sua paventata irresponsabilità di creare problemi, ma io sono “partigiano”, e da uomo di parte vorrei che il nuovo corso della politica orvietana avesse inizio, auspicando che cresca in ognuno di noi la volontà di collaborare senza colpi bassi !