Sull’Unione europea e sul parlamento europeo, in prossimità delle elezioni del 25 maggio, circolano notizie di ogni genere – spesso mezze verità, oppure notizie tendenziose dettate unicamente dal tornaconto spicciolo dei partiti che galoppano per il loro interesse di politica nazionale. Conosco persone convinte che, votando Grillo alle europee, manderanno a casa la casta di Roma. E Berlusconi in galera.
Oppure vanno in onda delle vere e proprie bufale. I social network ne sono pieni. Come quella su Angela Merkel – la strega cattiva, e l’euro – il mostro: insieme responsabili di ogni nostro guaio. Quanti brutti euri mostriciattoli fuori dalla porta pronti a sbranarci!
Dovrebbe essere compito del giornalismo, ma anche delle istituzioni, informare l’opinione pubblica. Correttamente.
Al Festival del giornalismo, a Perugia, chiuso domenica, anche di questo si è parlato. Di come districarsi nel caotico, indistinto rumore di fondo che si espande via internet.
Per quanto riguarda la parte che tocca alle istituzioni, vi racconto questo piccolo dettaglio della mia vita privata.
Tre settimane fa, e cioè più di un mese dalla data delle elezioni dell’Europarlamento, mi viene recapitato a Sugano – dove abito – una lettera di due pagine dall’ufficio elettorale di Helsinki, Finlandia.
Ora, io ho una doppia cittadinanza, quella finlandese e quella italiana.
I finlandesi mi informano circa il mio diritto di voto, circa i luoghi e le date in cui potrò votare (i residenti all’estero voteranno una settimana prima del 25 maggio, di modo da avere i dati per tempo), ma – soprattutto – mi spiegano quali sono le principali funzioni dell’Europarlamento, cioè mi elencano i cinque macroambiti in cui si svolge l’attività del parlamento europeo, tra quelli – per la prima volta – l’elezione del presidente della commissione europea.
Una simile lettera non l’ho ancora ricevuta in Italia.
Ma seguo Rai Radio Tre che ogni mattina, alle 11, dedica un approfondimento per meglio capire le funzioni e il funzionamento dell’Europarlamento.
E posso consigliare un sito dove trovare i fatti e non le bufale: è www.euractiv.com. Anche in italiano.
Tranquilli: io non voterò i candidati finlandesi; eserciterò il mio diritto di voto europeo qui, in Italia. Anche perché man mano vengo a conoscere i candidati, come Ilaria Bonaccorsi, venerdì sera, all’evento del PD Orvieto.
Ma come facciano, a livello europeo, a controllare che un furbetto, dotato di doppia cittadinanza, non voti due volte, questo non l’ho ancora capito!