La Regione Umbria ha destinato circa un ulteriore milione di euro per il finanziamento di tutte le iniziative finalizzate alla realizzazione di servizi di prossimità per le famiglie: lo rende noto l’Assessorato alle politiche sociali, precisando che i progetti erano stati presentati in seguito all’emanazione di un Bando regionale che prevedeva, in un primo tempo, una dotazione finanziaria di 1 milione 500 mila euro.
In seguito all’avviso – ha spiegato il rappresentante dell’Assessorato – sono stati ammessi a finanziamento 15 progetti di cui 10 hanno potuto beneficiare dei contributi, fino ad esaurimento, delle risorse disponibili. L’aumento della dotazione finanziaria, disponibile a valere sul bando “PAR Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 per in importo pari a 989 mila euro, permetterà lo scorrimento della graduatoria per un tutti i 15 progetti che potranno così essere avviati a breve.
Il Bando – ha aggiunto il rappresentante dell’Assessorato – era rivolto ai soggetti del terzo settore, come le cooperative e le imprese sociali, gli organismi di volontariato, gli enti e le associazioni di promozione sociale, le fondazioni non bancarie, le onlus, gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti e loro articolazioni. Le domande potevano essere presentate in forma singola o associata per la realizzazione e la sperimentazione di progetti da attuare nell’ambito di due aree tematiche, di cui la prima dedicata ai servizi di prossimità destinati alle persone anziane, mentre la seconda area era riservata alle famiglie in condizioni di difficoltà, fragilità e disagio, con servizi di risposta immediata ai bisogni emergenti con particolare riferimento ai minori e alle persone con disabilità.
Con queste azioni – è stato detto dal rappresentante dell’Assessorato – si vuole offrire un ulteriore supporto alle famiglie umbre sempre più in difficoltà in seguito alla crisi economica. Attraverso il Bando sono state sostenute iniziative che, da una parte sviluppano e valorizzano le risorse della rete di supporto alle famiglie, in modo da ridurre i rischi di scivolamento nel disagio e nella povertà, dall’altra potenziano il welfare di comunità valorizzando la centralità della persona e promuovendo la qualità e la flessibilità dei servizi offerti a supporto delle famiglie. Contestualmente è stata favorita la realizzazione di pacchetti di servizi orientati a soddisfare i nuovi bisogni che derivano, in misura prevalente, dall’invecchiamento della popolazione e dalla trasformazione della famiglia tradizionale con un occhio attento alle persone anziane.