ORVIETO – Toni Concina per portare a termine in maniera incisiva i programmi del 2009 e poter guardare finalmente allo sviluppo, verso la Orvieto del 2030. Si sintetizza così l’appoggio di Orvieto libera al secondo mandato del sindaco Concina, alla cui presenza ieri pomeriggio è stata presentata la lista.
L’associazione di Ranchino non ha nascosto i distinguo che l’hanno caratterizzata in questi cinque anni nell’ambito della maggioranza e i confronti talvolta accesi con il sindaco (“anche accesi, ma sempre alla luce del sole” ha evidenziato il primo cittadino) ma ha anche riconosciuto a Concina non solo di aver portato in città “libertà e democrazia”, ma di essere anche il miglior interprete per proseguire l’azione riformatrice intrapresa. Un’azione rallentata – a detta di Orvieto libera – dalle mediazioni a cui è dovuta andare incontro la maggioranza soprattutto con gli innesti dei “nuovi alleati” intervenuti a sanare l’anatra zoppa. “Avremmo voluto maggiore incisività sul personale, sulle partecipate, sul Csco e sulla revisione delle convenzioni – ha detto Ranchino – E’ per questo che oggi chiediamo agli elettori di darci più forza, ovvero più rappresentanza per poter incidere di più in seno alla maggioranza”. Tuttavia Orvieto libera riconosce i buoni risultati ottenuti da Concina (“servizi sociali potenziati con minore spesa, impianti sportivi più fruibili, servizi a domanda individuale mantenuti”) con un metodo “dolce” è stato detto. “Un commissario avrebbe fatto peggio anche se in minor tempo”. Anche questa scelta contraria agli intendimenti di Ol (favorevole nel 2009 al commisariamneto) è oggi legittimata da Ranchino nell’ambito delle suesposte mediazioni della maggioranza. Priorita per la lista in cui si presentano anche tre assessori uscenti (Pizzo, Marino e – new entry – Margottini) e che porta anche il simbolo della Dc con l’impegno di Mario Quartucci: l’affidamento del palazzo dei congressi, la volorizzaione della Piave e il completamento delle basi per la Orvieto di domani, ovvero il potenziamneto delle infrastrutture e la modifica del prg. (S.T.)