Incapaci. Raccoglie
Dal losco l’approdo
di promesse d’amici:
panzane. L’’odio
di camerate vuote
che cadono umide a pezzi
malsane.
Ancora! PIAVE
tutte le aste deserte
PIAVE con tutti gli edifici
distrutti e persi
PIAVE: Supini
Litigiosi, inermi
PIAVE coi vermi:
meschini!
Qui le finestre perdenti
i fori coperti
i muri ritorti
le latrine putenti,
PIAVE, nostra vergogna,
Orvietani!
PIAVE, o c’è un domani,
O chiude.
I vostri investimenti
peggiori
saranno stranieri?
La busta si schiude
S’è aperta
Su la tavola l’offerta
Faccendieri
Illudono oggi come ieri:
a milioni.
Ancora, ancora. Accordi
Gestiti così male.
Va a fuoco
Ogni soldo
È tutto un pianto
Che cresce;
e più nulla riesce
sarà gioco?
Ma fa troppo male
vedere la sgombra dimora.
Non idee, o progetti
né cose pregne
Fine ormai nota.
crolla il sistema, si spegne
Urgono opere degne.
Non s’ode un progettare.
Finora la Piave sprofonda.
Rimandare.
L’ecomostro non sloggia,
Inonda
programmi di aria
di cui ora s’abbonda
più fogli, men fogli.
Ancora!
La solfa non varia
Non muta, ma la solfa
Del Primo non sana,
Panzana,
Il secondo che abbonda
Non smuove, non smuove!
Oh PIAVE, chi ti si piglia:
Paperone?
Gianluca Foresi
di Gianluca Foresi
Incapaci. Raccoglie
Dal losco l’approdo
di promesse d’amici:
panzane. L’’odio
di camerate vuote
che cadono umide a pezzi
malsane.
Ancora! PIAVE
tutte le aste deserte
PIAVE con tutti gli edifici
distrutti e persi
PIAVE: Supini
Litigiosi, inermi
PIAVE coi vermi:
meschini!
Qui le finestre perdenti
i fori coperti
i muri ritorti
le latrine putenti,
PIAVE, nostra vergogna,
Orvietani!
PIAVE, o c’è un domani,
O chiude.
I vostri investimenti
peggiori
saranno stranieri?
La busta si schiude
S’è aperta
Su la tavola l’offerta
Faccendieri
Illudono oggi come ieri:
a milioni.
Ancora, ancora. Accordi
Gestiti così male.
Va a fuoco
Ogni soldo
È tutto un pianto
Che cresce;
e più nulla riesce
sarà gioco?
Ma fa troppo male
vedere la sgombra dimora.
Non idee, o progetti
né cose pregne
Fine ormai nota.
crolla il sistema, si spegne
Urgono opere degne.
Non s’ode un progettare.
Finora la Piave sprofonda.
Rimandare.
L’ecomostro non sloggia,
Inonda
programmi di aria
di cui ora s’abbonda
più fogli, men fogli.
Ancora!
La solfa non varia
Non muta, ma la solfa
Del Primo non sana,
Panzana,
Il secondo che abbonda
Non smuove, non smuove!
Oh PIAVE, chi ti si piglia:
Paperone?