Il 1° Maggio è sempre stata la festa dei “lavoratori”. Ma siccome il progresso (che fa il progresso? Elementare, Watson. Progredisce! Così come il tempo, che fa il tempo? Passa!) non è che sia di destra o di sinistra, è molto più astuto, è sia di destra che di sinistra, e tanto per fare il buon peso i lavoratori sono stati trasformati in “lavotatori”. Si suggerisce al primo accattone costituzionalista di passaggio di proporre di cambiare il primo articolo di biancheria intima e pubblica della costituzione così che la repubblica, attualmente sparsa agli angoli delle strade a chiedere l’elemosina di un tozzo di pane diventi fondata oltre che sul lavoro anche sul lavoto.
E così nei prossimi venticinque giorni troveremo agli angoli delle strade di Orvieto, tanto per rimanere qui, l’accattonaggio libero istituzionalizzato democratico pluralistico e diversamente amministrativo dei candidati con tanto di cartello al collo:
“ Signò! Signò! Se fermi! Me facci la carità d’un voto! Non voglio tornare indietro! Sono stato per cinque anni il vostro sindaco! Anche perché per cinque anni mi avete riconosciuto tale grazie al mio fazzolettino nel taschino!”
Oppure:
“Votatemi, anzi votez moi! (detto tra noi in franco-viterbese). Ho un giornale on line balocchi e profumi da mantenere! Qualche anno fa ho fiutato l’aria e mi sono “convertita” (così mi dicono che sono chiamata in giro), così sto col forum rifondatorio ma anche sotto la sottana del vescovo.
Oppure:
“ Quando sono nato mi hanno predetto che avrei potuto fare il corazziere al Quirinale dato che sicuramente ne avevo tutte le qualità. E quali sono le qualità di un corazziere? Stare diritto, non pensare, obbedire credere combattere, fare l’assessore perinde ac cadaver e perché no fare il sindaco. Male che vada farò come al solito da tanti anni: il sindaco ombra alla solita ombra di sindaco”
Nei programmi elettorali sono stati toccati tutti i problemi. Tutti meno uno che da sempre ci assilla: e che nessuno ha mai saputo risolvere politicamente: E’ nato prima l’uovo o la gallina?
La soluzione c’è: una lista dal titolo “Un uovo solo al comando!” E’ l’unico modo perché il proletariato elettorale non si senta più preso per il culo, obbligato e ricattato ad essere lavotatore oltre che lavoratore.