Riceviamo dal PD Orvieto e pubblichiamo.
Il primo turno di queste comunali lasciano la città ancora con il fiato sospeso. Il riconteggio dei voti del seggio numero 16 di Sferracavallo non permette alla cronaca di mettere la parola fine sul dato delle urne. Una manciata di voti dividono Giuseppe Germani dal successo al primo turno, un risultato inatteso, rispetto ad un avversario che da Sindaco uscente ha ottenuto una percentuale addirittura inferiore di quella che ottenne cinque anni fa al primo turno.
I numeri dimostrano in modo palese che Orvieto e gli orvietani sono pronti al cambiamento. Vogliono un cambiamento di idee, persone e proposte che il Partito Democratico e l’intera coalizione che ha sostenuto Giuseppe Germani ha messo in campo raccogliendone il risultato. Il Sindaco uscente e buona parte della sua Giunta, scesa in campo per sostenerlo, ha elettoralmente fallito. La dimostrazione evidente che per l’amministrazione della Città bisogna radicalmente cambiare verso. L’opportunità è solo rimandata di quindici giorni. Giuseppe Germani, il Partito Democratico e l’intera coalizione hanno la possibilità oggettiva di scrivere una pagina nuova per Orvieto lavorando come hanno fatto in queste settimane. Uno sforzo che deve proseguire per altri quindici giorni sulla scia di un ottimo risultato al primo turno che si sposa con quella tendenza nazionale che premia le politiche nuove del Partito Democratico e di Matteo Renzi.
Il risultato di oggi è anche il risultato di scelte politiche che hanno avuto l’ampio consenso dei cittadini. Il capolista del Partito Democratico, Andrea Taddei, ha ottenuto oltre cinquecento voti, addirittura più di quanti ne ha contati una vecchia conoscenza della politica locale che pensava di essere capace di scombinare le carte. Tra i primi cinque candidati del Pd che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze ci sono ben quattro persone che per la prima volta si misuravano con gli elettori. Addirittura dietro Taddei ben tre consiglieri ipoteticamente eletti in caso di vittoria al ballottaggio sono donne.
La Città ha bisogno di scelte coraggiose e decise che non permetteranno ulteriori mediazioni al ribasso, per questo pur rispettando tutti i candidati e i programmi che in questi giorni si sono confrontati nella contesa elettorale il Partito Democratico non ritiene utile e produttivo nessun apparentamento con altri candidati e partiti.
Da oggi si riprende a correre, ci si rimbocca le maniche per valorizzare questo primo importante risultato e trasformarlo in un successo per il centrosinistra. Giuseppe Germani ha mostrato di rappresentare le aspettative degli orvietani, ora occorre l’ultimo sforzo, la spallata del velocista per vincere al ballottaggio e iniziare concretamente a scrivere un nuovo futuro per Orvieto.