Riceviamo dall’ufficio stampa Consap e pubblichiamo.
“L’Italia non può essere la terra di nessuno, per colpa di politiche e politici distanti dalla realtà che non si accorgono o fanno finta di non accorgersi, rinchiusi nel loro “eden” del tutto virtuale, della deriva in cui il paese sta scivolando ” così tuona Stefano Spagnoli, Segretario Nazionale della Consap (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia), uno dei sindacati maggiormente rappresentativi della Polizia di Stato.
“Che civiltà è quella di un paese dove si consente di massacrare mediaticamente e fisicamente le forze dell’ordine e, poi, invece si scende a trattative con un capo-popolo per ottenere l’autorizzazione a giocare una partita di pallone.
Comportamenti questi – afferma Spagnoli – che rendono perfettamente l’idea di come sia stato ribaltato il concetto del “giusto”. È ormai fin troppo evidente che nel nostro paese tutti possono fare quel che vogliono purché siano individui criminali o comunque senza scrupoli”.
In Italia ormai da troppi anni a pagare sono soltanto le persone per bene; i giusti sono quelli che per protestare devastano e saccheggiando le città e quelli che rischiano la pelle per frenare queste orde di barbari per contenerli e salvaguardare i diritti altrui diventano i violenti, quelli da perseguitare, identificare, processare e se possibile arrestare; in Italia i poliziotti sono gli aggressori ed i tifosi violenti, alla stregua dei neo blue block, sono invece le vittime.
Le forze dell’ordine sono relegate a fungere da capro espiatorio per le mancanze di uno Stato che non c’è più e che, mortificandoli ogni giorno sotto ogni punto di vista, sta tagliando loro anche l’abnegazione e l’attaccamento al proprio lavoro; i cittadini onesti, che sono la stragrande maggioranza del paese, sono ormai ridotti ad assistere impotenti e sconcertati allo sfacelo dilagante. ”Signor Presidente del consiglio, Signor Ministro dell’interno – prosegue Spagnoli – ma come è possibile che sia consentito di indossare e sfoggiare, in mondovisione, una maglietta inneggiante un uomo che ha ucciso l’Ispettore Filippo Raciti, un rappresentate dello Stato e quindi, non dimenticatelo, anche vostro Rappresentante. Un Poliziotto con la P maiuscola, che ha creduto fortemente nei valori della giustizia e lo ha dimostrato fino all’estremo sacrificio. Non è per retorica, ma non è più tollerabile che si possa liberamente ed impunemente offendere un servitore dello Stato ed i suoi famigliari.
Signor Presidente, Signor Ministro – conclude Spagnoli con parole durissime che suonano come una bocciatura a tutto il sistema sanzionatorio – invertite la rotta e restituite agli italiani ed alle FF.OO l’orgoglio di “appartenere” ed a chi guarda da fuori la convinzione che il nostro non è il paese di Bengodi.
Restituiteci dignità ed etica e fate presto, prima che sia troppo tardi… La civiltà di un paese si misura dal rispetto delle leggi e dalla certezza della pena: chi le viola è un delinquente e deve pagare le sue colpe, chi le fa osservare è un difensore, silenzioso eroe di tutti i giorni, senza tanti se e tanti ma… .”
UFFICIO STAMPA CONSAP
Stefano Spagnoli, segretario nazionale Consap. Cell. 3383067167