È stata chiusa la lista civica “Ri-governare Orvieto” in appoggio alla candidatura a sindaca di Orvieto di Laura Ricci ed è già in corso, per chi desidera appoggiarla, la raccolta delle firme di sottoscrizione. La conferenza stampa per la presentazione dei candidati e del programma, aperta a tutti i cittadini che desiderano partecipare, si svolgerà sabato 26 aprile 2014, alle ore 11 nella Sala del Governatore di Palazzo dei Sette.
Intanto “Ri-governare Orvieto” rende noti, oltre alla candidata sindaca, quali saranno i candidati e le candidate per il Consiglio Comunale di Orvieto. Qualche candidatura di esperienza amministrativa, come quella della stessa Laura Ricci (prima consigliera e poi vicesindaca nel Comune di Porano dal 1990 al 2004) e quella di Cecilia Stopponi – aderente a Rifondazione Comunista ma in questo contesto in veste civica e senza condizionamenti, se non ideali, di partito – memoria storica delle ultime consiliature e assessora nella Giunta Mocio, da cui coerentemente si dimise per incompatibilità di vedute e impossibilità ad agire. E nomi nuovi e competenti, che presto renderanno noto il loro curriculum, per governare fuori dai condizionamenti di partito e nel segno di una vera discontinuità.
Senza partito, da lungo tempo, anche la candidata sindaca, Laura Ricci, scrittrice, giornalista, per molti anni insegnante di francese e inglese, poi imprenditrice nell’ambito dell’ICT marketing e direttora dal 2005 del quotidiano online Orvietonews.it che ha lasciato, insieme all’azienda da cui sta parimenti uscendo, pochi giorni fa. Eletta nel 1990 al Consiglio Comunale di Porano, come indipendente in una lista PC-PSI, Laura Ricci è in seguito entrata nel partito degli allora Democratici di Sinistra, da cui è uscita nel 2004 per una posizione fortemente critica verso le logiche interne della spartizione delle cariche e dei territori. A Porano ha condotto due consiliature in minoranza e una in maggioranza, ricoprendo il ruolo di vicesindaca e di assessora alla Cultura e ai Servizi Sociali.
In lista per “Ri-governare Orvieto”, che è appoggiata anche dal Forum cittadino Orvieto, figurano Salvatore Ravo, Rosanna Ovidi, Massimo Maggi, Cecilia Stopponi, Massimo Luciani, Giuliana Taddei, Stefano Muzzi, Rossella dell’Anna, Carolina Galeazzi, Chiara Maccione, Giuseppe Cantarini, Velia De Angelis, Filiberto Mariani, Marina Mari, Fausto Facchini, Felizitas Scheich.
La lista ha scelto questo nome sull’onda dell’ultimo libro di Annarosa Buttarelli, docente di Filosofia della Storia all’Università di Verona e membro della comunità filosofica Diotima, “Sovrane. L’autorità femminile al governo”, lavoro che sarà presentato a Orvieto, con l’intervento dell’autrice, il 6 maggio 2014. La candidatura di Laura Ricci, infatti, non è un fatto solo locale ma nasce dal deciso riaffacciarsi, a livello nazionale, di un rinnovato desiderio delle donne di partecipazione attiva alla vita politica: una nuova assunzione di responsabilità che sta offrendo la possibilità di una ripresa del “movimento delle amministratrici” che sorprese negli anni ’90 e che si sta accentrando intorno al pregevole lavoro di Buttarelli, che con esempi storici e contemporanei propone l’autorità femminile come una diversa e fertile modalità di governo. La stessa Ricci, del resto, oltre ad essere socia fondatrice dell’associazione femminile “Il filo di Eloisa” nata in ricordo di Eloisa Manciati, è socia del “Circolo della Rosa” di Verona, uno dei luoghi simbolo del pensiero femminile accanto alla “Libreria delle donne” di Milano.
“Rigovernare – affermano da “Ri-governare Orvieto – è un verbo amato dalle donne ed è perfetto per indicare un possibile cambio di civiltà, in cui si smette di accontentarsi delle forme e delle riforme che confermano e appesantiscono l’esistente per pensare e sperimentare altre possibilità di governo che, andando oltre la mera rappresentanza, orientino nuove relazioni tra uomini e donne in vista di una cura sollecita, amorevole e concreta della casa comune della città e dei diversi, variegati e reali soggetti che la abitano. Ed è alle donne, e agli uomini che con esse collaborano, che è tempo di chiedere, oggi, l’assunzione di tutta l’autorità della loro sapienza differente di governo: per liberare la politica istituzionale dalle strette dell’arido esercizio della routine amministrativa e dai condizionamenti dei partiti, per dare nuova linfa all’agire politico e al legittimo desiderio di partecipazione e di sviluppo delle comunità cittadine. Abbiamo voluto scommettere anche noi sull’autorità femminile per riorientare e rigovernare Orvieto, scegliendo come candidata a sindaca una donna che ama e conosce profondamente la nostra città per i ruoli che nel tempo vi ha svolto: insegnamento, impegno sociale, politico, culturale, giornalismo, imprenditoria. Una donna da sempre impegnata nelle politiche di genere, nella pratica della relazione e nella cultura femminile”.