Renato Stopani, uno dei massimi studiosi italiani della viabilità medievale e in particolare della Via Francigena, fondatore e direttore dal 1985 del Centro di Studi Romei, è invitato a introdurre a Orvieto il tema della Via Teutonica alla quale per primo ha dedicato recenti pubblicazioni.
Accanto alla più conosciuta Via Francigena, a partire dai secoli XII e XIII, si affermò un altro itinerario seguito dai pellegrini che dall’Europa centro-settentrionale e dall’area danubiana si recavano a Roma. La strada, chiamata “via di Alemagna” o ”via Teutonica”, utilizzava principalmente il passo del Brennero e raggiungeva la pianura padana, ove dava luogo a una serie di percorsi terrestri e acquatici in direzione della via Emilia, grande collettore dei transiti per Roma. Procedendo poi verso sud, la via superava la dorsale appenninica e attraverso il Casentino arrivava ad Arezzo, proseguendo poi per la Val di Chiana sino a Cortona, al lago Trasimeno e a Orvieto: da qui si raccordava, presso Montefiascone, con la via Francigena e giungeva a Roma.
Percorso fondante dell’Europa moderna, come la via Francigena, si auspica che possa essere valorizzato anch’esso come itinerario culturale europeo.