Una stagione ancora non terminata ma già piena di soddisfazioni incredibili e con l’obiettivo principale, la vittoria del Campionato, già raggiunto con addirittura quattro giornate di anticipo. Ma è obbligo fare qualche passo indietro e raccontare come e da dove nasce questa splendida stagione. Dopo importanti stagioni in promozioni giocati ad alti livelli, prive di soddisfazioni importanti, la Società guidata dai Presidenti Ragni e Galli, decide di voltare pagina in maniera sostanziale ed importante cercando di dare un’occhiata di più al budget e cercando di valorizzare il più possibile le risorse umane locali. La prima mossa è l’arrivo di un nuovo Direttore Sportivo: Giuseppe Olimpieri. Il nuovo Ds deve lavorare alacremente per rinfoltire una rosa che rispetto alle stagione precedenti aveva perso pezzi importanti. La strategia cambia e si va a scandagliare il mercato umbro e toscano sia per un nuovo tecnico che per gli stessi giocatori. Il primo tassello è il nuovo Mister Riccardo Fatone, un giovane allenatore con appena 2 anni alle spalle di esperienza ma già con discreti risultati. Intorno a questa scelta si crea sia curiosità ma allo stesso tempo scetticismo. Ma il tempo ed i risultati spazzeranno via entrambe le cose in poco tempo. A seguire arriverà il preparatore dei portieri Claudio La Vecchia. Un ragazzo speciale sotto tutti i punti di vista e per la prima volta al Dante Vitali arriverà il preparatore atletico Elia Falsaperna che avrà un gran merito del successo ottenuto. La ricerca dei giocatori, punta su ragazzi che hanno voglia ancora di dimostrate ma soprattutto di giocatori, anche importanti, che però magari devono riscattare stagioni non brillantissime. Per confermare questa tesi basti pensare al famoso trio delle meraviglie di attaccanti che ha quattro giornate dal termine ha già segnato 61 goal. Del Giusto la stagione precedente aveva fatto 4-5 goal e dopo tanti anni di grandissime stagioni aveva conosciuto anche un po’ di panchina. Zammarchi era finito in Prima Categoria e aveva segnato 11 goal. Saleppico aveva sì fatto sei panchine in Serie B con la Ternana ma di goal con la primavera ne aveva fatti 5-6, questo per dimostrare che le scelte del nuovo Direttore Sportivo puntavano su giocatori “affamati” di rivincita e gloria. Si và a pescare in Umbria ed in particolare tra i “fedelissimi” di Mister Riccardo Fatone ed arrivano Giuliano Avola ed Edoardo Tonelli che già per un brevissimo periodo avevano vestito la maglia della Vigor. Ma il Mister è sicuro delle grandissime qualità dei due e spinge il Direttore Sportivo a riportarli alla Vigor. Mai scelta fu più azzeccata.
Si va successivamente alla ricerca di un portiere importante e dal Chiusi arriva Nulli che dopo un promettentissimo avvio di carriera si era un po’ perso. Dopo un mese di ambientamento dimostra di essere un grandissimo portiere. Arrivano giovani promettenti e vogliosi di mettersi in mostra come Borges, Cannavacciolo e tanti altri. Tutto questo però viene integrato con lo “zoccolo duro” della scorsa stagione. Quelli che la maglia della Vigor c’è l’hanno cucita addosso. Il capitano Colonnelli una bandiera, il granitico ed esperto De Grossi, i vari Nuccioni, Fini, Picchiotti, Bedini, Burchelli, tutta gente di Categoria che dopo 2-3 stagioni di mezze delusioni avevano tutti voglia di vivere la stagione della consacrazione. La ciliegina sulla torta arriva poi a dicembre, quando si rinuncia ad un paio di elementi poco impiegati e si vanno a rimpiazzare con 3 che in considerazione anche della Coppa Italia diventeranno fondamentali. Il Direttore Sportivo conferma ancora una volta di essere il fiore all’occhiello di questa squadra e sfodera dal cilindro 3 colpi da maestro. Escono Evangelisti ed il giovane Zanoni (a malincuore, un ragazzo splendido) ed arrivano nell’ordine il giovane Ranchino, Crisanti e Viviani, tre ragazzi che daranno un contributo incredibile al raggiungimento dell’obiettivo. In particolare Viviani prelevato dalla Prima Categoria dall’Ischia di Castro si rileverà un jolly prezioso ma soprattutto un professionista esemplare. E’ naturale che per fare tutto ciò avevamo bisogno di una Società importante, seria e disponibile e naturalmente questi uomini che tutti i giorni, fanno sacrifici incredibili per tenere in piedi una Società Sportiva e soprattutto per farci divertire, si sono rilevati tali in tutto e per tutto veramente persone splendide a 360 gradi. Poi possiamo parlare di numeri di classifica e statistiche, ma contano poco di fronte a giocatori e dirigenti che sposano una causa con tutto se stessi e con grande amore per la maglia ed una passione infinita dimostrano a tutto e a tutti come sia possibile riuscire a fare una stagione così incredibile e piena di soddisfazioni. Per chiudere citerò una frase a cui sono molto affezionato e che vale nello sport ma soprattutto nella vita “ogni maledetta Domenica si vince e si perde, bisogna vedere se si vince o si perde da uomini” ed ora lo posso dire con estrema sicurezza che tutti lo sono sempre stati. Sempre FORZA VIGOR.