di Massimo Gnagnarini Unire i Puntini.
Il conte Mascetti, mitico personaggio del cinema italiano, non avrebbe saputo spararle più grosse di balle. Quelle circolate a Orvieto nel quinquennio sono davvero colossali e sarà difficile inventarne di più potenti e seducenti in occasione della prossima campagna elettorale per le elezioni comunali.
Ne ho scelte solo cinque, una per ogni anno solare, ma l’elenco sarebbe ben più lungo.
2010 Il Patto con Roma. In una atmosfera densa di significati il Sindaco di Roma Gianni Alemanno e il sindaco di Orvieto Toni Concina hanno firmato il “Protocollo di Intesa tra le due città”.
2011 Orvieto-Ushuaia. Nella splendida cornice di Piazza Duomo parte la I° e ultima edizione del festival internazionale della musica classica.
2012 Il Campus universitario anglossasone alla ex caserma piave. Nel corso dell’audizione preso la Corte dei Conti di Perugia viene messo a verbale che l’amministrazione comunale ha già stretto accordi in tal senso con le autorità competenti.
2013 Il bilancio è stato risanato. Deficit ereditato 8,5 mln, deficit attuale 10 mln più 5 mln di patrimonio venduto e bruciato nella spesa corrente. Il 12 dicembre il Comune è costretto a dichiarare lo stato di predissesto finanziario.
2014 Stop al cemento, rinnovamento e metodo. Come no, a tempo scaduto ecco servita una bella variante di PRG in zona esondabile con tanto di nuove costruzioni, cave e così via, nella più classica e orribile dimensione della politica clientelare della peggior specie.
Bello il motto scelto dai sostenitori di Toni Concina per rilanciare la sua ricandidatura a sindaco di Orvieto:
“Per non tornare indietro” , però, aggiungo io, il passato siete proprio voi e #statesereni, non vi faranno fare un altro giro di giostra. Vi fermate qui.